Cosa resta del G20 appena terminato?

Partiamo dal sito del meeting internazionale (https://www.g20.org/) che riporta numerosi documenti tra i quali poter cercare tracce di quelle decisioni fondamentali che parrebbero esser state prese secondo la stampa di regime italiana.

Dalla pagina “Documenti” (https://www.g20.org/it/la-presidenza-italiana-del-g20/documenti.html) si accede ad altre pagine dedicate nelle quali sono consultabili le documentazioni che vanno da aprile 2021 a metà ottobre. Gli incontri sono infatti iniziati ben prima del weekend scorso e hanno permesso di sviluppare il lavoro su più fronti.

A onor del vero però leggendo i vari PDF non è che venga fuori granché, il che non significa che non sia stato fatto nulla ma più semplicemente che da lì non viene fuori niente di particolarmente entusiasmante.

Se poi andiamo a consultare la “Dichiarazione finale” (https://www.g20.org/wp-content/uploads/2021/10/G20-ROME-LEADERS-DECLARATION.pdf) lo sconforto prende il sopravvento.

Venti pagine di sostanziale vuoto pneumatico nelle quali, almeno secondo i pennivendoli di regime italiani, spicca un piccolo numero, quel 1,5° che si trova nelle prime righe di pagina 8 e che starebbe a significare che l’immenso, incommensurabile, inarrivabile e soprattutto inamovibile Mary Drake, al secolo Mario Draghi, è riuscito laddove tutti avevano fallito, ovvero a mettere nero su bianco l’impegno degli impegni, la chiave di volta per il futuro del Pianeta.

Pofforbacco baccolina!

Peccato che sparsi qua e là tra le righe del documento ci siano dei “voluntary” che mettono in chiaro come gli impegni di ogni sorta, sempre fumosi e mai dettagliati, che sarebbero stati presi dai leaders mondiali siano vincolati ai desiderata di ogni singolo Paese – e qui direi che non sarebbe neanche uno scandalo considerando ancora validi quegli obsoleti pezzi di carta chiamati Costituzioni – in un quadro di finta collaborazione sistemica.

Per il resto segnalo i punti riguardanti l’innovazione tecnologica e le sue conseguenze che troviamo nella seconda parte del documento.

Quindi alla fine cosa resta?

Beh! A parte le prese in giro sempre più evidenti come quella clamorosa sull’uso delle odiate museruole – io come altri ho prodotto un piccolo video, ma di sceneggiate ce ne sono state a bizzeffe – direi solo la sensazione che i “potenti” della Terra si siano divertiti a scorrazzare per le strade della capitale senza il popolino rompiballe a infastidire.

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