Chi si ricorda il Giuseppi Conte che in Parlamento, all’inizio del delirio psico-pandemico, ci venne a raccontare che l’Italia non sarebbe più stata la stessa?

In Gazzetta Ufficiale (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2024/04/15/24A01867/sg) è stata pubblicata l’anonima notizia della pubblicazione di tre decreti attuativi del Governo collegati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (P.N.R.R.) per l’ambito “Istruzione”.

Li potete leggere sui siti del MIUR e del “P.N.R.R. Istruzione”. Io vi lascio il secondo (https://pnrr.istruzione.it/) e la pagina dedicata ai decreti appena pubblicati (https://pnrr.istruzione.it/riforma-dellorientamento/).

Ora, qui si parla di orientamento e di come questo debba essere improntato ad avvicinare sempre più i ragazzi al mondo del lavoro – e fin qui non è che ci sia molto da dire – perseguendo la digitalizzazione che è poi il focus principale di tutti i provvedimenti del P.N.R.R.

Detto questo voglio virare su un’altra news di qualche giorno fa che mi è tornata alla mente leggendo ciò di cui si è detto sopra.

Mi riferisco al lancio da parte di META di un servizio per le scuole. In realtà il servizio è già in uso da parte di molti istituti nel mondo e nell’articolo (https://about.fb.com/news/2024/04/new-education-product-for-quest-devices/) a firma Nick Clegg se ne parla.

In estrema sintesi il Metaverso sta entrando sempre più nelle scuole e, leggiammo nell’articolo, per esempio “nel 2022, il Morehouse College ha riferito che gli studenti che hanno imparato in VR hanno ottenuto un punteggio medio nel test finale di 85, contro 78 di persona“.

Magnifico!

D’altro canto questo è un articolo di puro marketing ed è normale che i sistemi di META vengano esaltati.

Invito chi legge a dare un’occhiata al video che precede l’articolo. Sono cose di cui da queste parti si è parlato spesso, ma fa sempre un certo effetto.

La questione principale è quella della digitalizzazione spinta dello studio. Una rivoluzione che porterà i nostri pargoli a tenere in testa un visore per ore e ore in nome di una presunta migliore performance.

Il risultato lo dovremmo conoscere, i ragazzi saranno ulteriormente scollegati dalla realtà e non tarderanno ad arrivare tempi in cui li vedremo andare in giro come dei beoti con quegli aggeggi anche nel tempo libero, in casa e fuori.

Chi vende tutto ciò non ha problemi con i suoi figliuoli, ai quali ovviamente non fa toccare nessun device almeno fino ai 14/15 anni, ma alle masse di pecorelle li rifila volentieri.

D’altronde l’obiettivo è rinchiudere le masse in una gabbia digitale sempre più “inclusiva” fuori dalla quale sembrerà esserci solo un mondo vuoto e privo di stimoli.

Da appassionato di tecnologia continuo a vedere gli enormi rischi di una deriva simile ed è per questo che ogni tanto torno sull’argomento.

Infatti nel mare magno di notizie che quotidianamente i media di regime ci rifilano non vi è quasi per nulla traccia di ciò di cui stiamo parlando.

Poi però vai a vedere canali come RAI Educational, quelli che di certo voi genitori evitate come la pellagra, e vedi che ai nostri ragazzi raccontano le magnifiche sorti del genere umano digitalizzato e robotizzato.

In ultimo vorrei sottolineare un altro dettaglio. Si sarà notato che ho citato l’autore dell’articolo, un certo Nick Clegg (https://it.wikipedia.org/wiki/Nick_Clegg). Ricorda niente?

Per quelli con la memoria un po’ più allenata… sì! è proprio lui, l’ex Vice Primo Ministro britannico in quota Liberal Democratici dal 2010 al 2015.

Nel più classico degli “Sliding Doors” Clegg è passato a META nel 2018 e oggi è Presidente degli Affari Globali.

Sembrerà nulla, ma a me infastidisce parecchio il constatare il perpetrarsi di questa pericolosa prassi. Non è normale e fisiologico che un politico passi dal pubblico al privato – intendo privato di enormi dimensioni in grado di influenzare il processo decisoinale pubblico – come se bevesse un bicchier d’acqua.

So di essere ingenuo, però tocca ricordare che quella del politico dovrebbe essere prima di tutto una missione da svolgere con spirito di servizio nei confronti del popolo.

Questi personaggi invece entrano in politica con l’obiettivo di preparare il terreno per le future infiltrazioni nel pubblico.

In questo caso poi stiamo parlando di una rivoluzione esistenziale di portata immane che molti là fuori ancora non hanno nemmeno immaginato.

La stanno portando avanti nel quasi totale silenzio dei media di regime, e questo era da aspettarselo, ma anche di coloro che, salvo rare eccezioni, pensano di aver capito tutto.

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