Breve riflessione sulle elezioni regionali che hanno determinato le nuove giunte di Lazio e Lombardia.
Va detto che al momento i dati dello scrutinio del Lazio non sono definitivi in qquanto mancano all’appello 7 sezioni per il Presidente e 8 per le circoscrizioni.
I dati definitivi arriveranno, possiamo però fare una riflessione sul vero dato cruciale di questa tornata elettorale, l’astensione.
Sappiamo bene che dal punto di vista pratico l’astensione non ha valenza alcuna e i risultati, avessero anche votato i canonici quattro gatti sarebbero stati validi.
Il dato però testimonia, dopo quanto registrato alle politiche con un 36% piuttosto eloquente, lo scollamento della gente da questa classe politica.

Vediamo i numeri.

Nel Lazio gli elettori erano 4.791.612 e i votanti sono stati 1.782.479, ovvero il 37,20% contro il precedente 66,55% del 2018. Quasi 30 punti percentuali in meno di affluenza alle urne.
In Lombardia gli elettori erano 8.010.538 e i votanti sono stati 3.339.019, ovvero il 41,68% contro il precedente 73,11% del 2018. Più di 31 punti percentuali in meno.
Partendo da qui andiamo a vedere i voti presi dai candidati e dalle loro coalizioni.
Rocca ha sì battuto D’Amato, ma ha comunque preso circa 30.000 voti in meno rispetto al 2018. Perdita relativamente bassa, ma contro avevano l’ex assessore alla salute della giunta Zingaretti che ne aveva combinate, e dette, di cotte e di crude ed era normale che fosse punito dagli elettori.
Fontana prese 2.793.369 e oggi ne si è fermato a 1.774.477. Ha perso oltre 1 milione di voti.
Sul PD e il M5S stendiamo il classico velo pietoso. Resta gà grave che abbiano preso percentuali così alte alle politiche, ma ora i nodi vengono al pettine e per loro è finita.
Quello che arriva dalle urne è un mesaggio chiaro, la gente ne ha piene le scatole di tutti i protagonisti della scena politica. E questi dati non faranno altro che peggiorare ulteriormente ai prossimi appuntamenti elettorali. Ma toccherà anche ai destrorsi.

Ora però vorrei dire qualcosa sul dopo.

In molti, anche dalla nostra parte di cosiddetti antagonisti, lamentano il fatto che il non-voto sia sterile proprio perché i risultati non sono soggetti a un quorum minimo necessaio da raggiungere perchésiano validi.
Il discorso sarebbe corretto se noi avessimo solo questo strumento nelle nostre mani, ma non è così e per fortuna la politica è, come diceva il buon Gaber, partecipazione. E la partecipazione è anche altrove, nella vita di tutti i giorni.
Non è necessario “sporcarsi le mani”, andare a riunioni di partito, manifestare, “perdere tempo” o altro.
Tutto quello che si dovrebbe fare ora è far pesare quel 60% che si proietta a livello nazionale e dire un semplice NO! ogni volta che governo o giuntge regionali prendono decisioni palesemente contrarie al sentire popolare.
Facciamo finta di essere in uno dei cantieri delle Olimpiadi – le cito anche per dire che nelle prossime settimane documenterò sia gli scempi di Torino 2006 che i cantieri milanesi e poi ne verrà fuori un video – da cui dovranno nascere le strutture che nel 2026 ospiteranno alcune delle competizioni.Prima di costruire si deve demolire l’esistente e bonificare la zona. Solo successivamente è possibile iniziare a costruire.
Ecco, noi siamo nella fase di demolizione, anzi siamo ancora all’avviso di sfratto. Tocca far partire la demolizione e la bonifica, il che consiste nel convincere tutti costoro, Mattarella compreso, a togliere il disturbo. Solo a conclusione di questo processo di pulizia si potrà iniziare a costruire.
In questo senso male hanno fatto a mio avviso a candidarsi alle ultime politiche coloro che intendevano rappresentare il dissenso. Non contesto l’idea, ma hanno sbagliato a scegliere i tempi, forse perché illusi di poter davvero fare il pieno di voti. Non era tempo e non lo sarà ancora per anni. Non so quanti, ma non saranno pochi. Capire questo aiuterebbe a fare le scelte giuste per portare avanti la battaglia nel miglior modo possibile.

I dati (votanti e scrutini) delle elezoni 2023 e 2018 li trovate sul sito Eligendo del Ministero dell’Interno (https://elezioni.interno.gov.it/regionali/scrutini/20230212/scrutiniRI120000000000, https://elezioni.interno.gov.it/regionali/scrutini/20230212/scrutiniRI030000000000, https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=R&dtel=04/03/2018&tpa=I&tpe=R&lev0=0&levsut0=0&levsut1=1&es0=S&es1=S&ms=S&ne1=3&lev1=3, https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=R&dtel=04/03/2018&tpa=I&tpe=R&lev0=0&levsut0=0&levsut1=1&es0=S&es1=S&ms=S&ne1=12&lev1=12)

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