Oggi il Parlamento Europeo ha adottato la strategia per prepararsi alle future crisi sanitarie.

A seguito dell’approvazione della relazione preparata dalla commissione speciale con 385 voti a favore, 193 contrari e 63 astenuti è stato redatto un testo contenente le raccomandazioni del PE alla Commissione Europea per mettere in atto misure adeguate in risposta alle future emergenze sanitarie. Perché come è noto loro sanno che ci saranno e che saranno nuove epidemie. Ah, la programmazione!

Il testo al momento non è disponibile (https://www.europarl.europa.eu/news/it/press-room/20230707IPR02427/covid-19-il-pe-adotta-la-strategia-per-prepararsi-alle-future-crisi-sanitarie), ma possiamo leggere tra le righe di alcune dichiarazioni come lor signori abbiano deciso di pilotare certe situazioni, per il nostro bene sia inteso, al meglio. Curioso perché dicono che l’UE ha risposto alla grande all’emergenza.

Da notare che ciò su cui l’UE avrebbe lavorato alla perfezione sono i contratti per i cosiddetti vaccini. E qui si apre la questione di una commissione COVI (https://www.europarl.europa.eu/committees/it/covi/home/highlights) che non è riuscita, o non ha voluto, fare luce su quei contratti che ancora oggi, e forse per sempre, nessun cittadino può leggere nella loro interezza essendo pieni zeppi di omissis.

Da notare ancora il rimando a quello che definiscono come “l’imminente trattato internazionale sulle pandemie” (https://www.who.int/news-room/questions-and-answers/item/pandemic-prevention–preparedness-and-response-accord) che l’OMS vorrebbe imporre a tutti gli stati. Un diktat che al momento non passa, ma sappiamo bene come lor signori non abbiano fretta e le future emergenze (programmate) potrebbero invogliare i rappresentanti dei vari stati a piegare la testolina e accettare l’imperio di OMS e soci.

In definitiva siamo di fronte a un flop totale di una commissione che in 16 mesi non ha cavato un ragno dal buco e ora ci racconta che hanno deciso come trattarci in futuro, magari evitando che si formino quelle odiose sacche di resistenza al delirio che hanno impedito loro di fare il pieno (di quattrini per Big Pharma e mazzette per i politicanti?) a questo giro.

In ultima analisi direi che questa indegna conclusione dei lavori del PE possa essere un buon viatico per la nascente commissione parlamentare italiana che, come ben sappiamo, non approderà a nulla di rilevante.

Noi altri attendiamo i tempi in cui, si spera, tutta questa marmaglia di politicanti non godrà più della protezione dei padrini e sarà lasciata al suo destino. Solo allora vedremo le magistrature di mezzo mondo animarsi e fare il proprio lavoro. Prima di ciò toccherà solo resistere alle prossime intemperie programmate.

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