Dato oggettivo. La cosiddetta “Economia Green” è una truffa pari a quella del denaro creato dal nulla.

Le enormi questioni ambientali sono principalmente quelle dell’inquinamento di acqua, aria, terra, cibo. Tutto ciò che noi introduciamo nel nostro organismo è deleterio e si avvicina sempre più al mortifero. E noi dove andiamo a parare? Sulla CO2 e il fu “Riscaldamento Climatico”, oggi “Cambiamento Climatico” – vi sarete chiesti almeno una volta perché gli hanno cambiato nome?

Ora emergono gli stessi schemi dela farsa psico-sanitaria con voci che vorrebbero il TSO o la galera per i presunti negazionisti. Ma come si fa a negare il cambiamento climatico? Si tratta di un banale processo di natura che la Terra vive fin dalla sua nascita poiché sottoposta a continua trasformazione. Sai com’è, è ancora viva!

Sappiamo bene che l’Italia ha vissuto periodi ben più caldi di questo nei quali non esistevano ghiacci sulle nostre magnifiche Alpi.

Allora chi era responsabile del cambiamento climatico? Gli elefanti di Annibale che oggettivamente scagazzavano ovunque a profusione? O le bighe romane coi loro atichi prototipi di tubi di scappamento? Di che parliamo?

Basta dare ascolto a veri esperti come i fisici del clima che spiegano al meglio di cosa stiamo parlando, ma anche noi poveri mortali incompetenti siamo in grado, oltre ad oppore il pollice, di comprendere questo genere di cose.

Detto questo passiamo al cuore di questo articolo con due questioni, una nostrana e una in arrivo dalla Scozia.

L’Italia si rilancia come possibile miniera europea per le terre rare. Avete ssntito bene, è proprio così.

Ho fatto qualche ricerca e letto articoli e dati per poter elaborare qualche riga in merito. A fine articolo c’è l’elenco dei link utili.

La novità è quella di una Italia che avrebbe una miniera di terre rare a disposizione, proprio quelle che occorrono per la cosiddetta “transizione (gin)ecologica”.

Leggendo gli articoli e mettendo in fila i dati dai siti istituzionali emerge però una situazione non così limpida.

Un esempio per tutti è quello del titanio di Piampaludo, nel Massiccio di Voltri in provincia di Savona tra i comuni di Urbe e Sassello, che non solo è presente da quelle parti, ma rappresenta uno dei più grandi giacimenti del mondo.

E dove sta la fregatura? Nel fatto che siamo all’interno del Parco ligure del Beigua e questo è vincolato dal punto di vista ambientale. In definitiva non si può toccare alcunché. Mi chiedo se in nome della farlocca “rivoluzione green” i nostri eroi riusciranno a creare un nuovo scempio ambientale.

Aggiungiamo che da poco è passata una legge europea – della quale si dovrebbe discutere – sul consumo del suolo e il suo ripristino a condizioni naturali e l’idea di andare a scavare come i nani di Moria, che andarono troppo a fondo risvegliando il Balrog, non sembra sposarsi alla perfezione con quest’ultima.

Tutti gli altri spunti li lascio alla vostar lettura. A me interessa il senso più alto delle cose, e qui onestamente siamo di fronte a un delirio finto ecologista che sta già costando l’impoverimento di gran parte dell’Europa, insieme con l’idiota politica anti russa (e più avanti forse anche anti cinese?), e potrebbe provocare danni irreparabili all’ambiente anche in caso di riapertura di miniere chiuse da decenni.

Spiace constatare come ancora oggi non si senta parlare, nemmeno da parte dei gretini di ogni latitudine, di obsolescenza programmata o di spreco, tanto per dire le prime due voci che dovrebbero essere in cima all’agenda dei governi di tutto il mondo. Ma queste sono questioni che metterebbero in ginocchio il sistema capitalistico e poi i rentier si potrebbero risentire. Meglio continuare con la colpevolizzazione del piccolo pistolotto di quartiere, che qualche responsabilità pure ce l’ha.

Non una parola quindi sulla madre delle questioni che è il consumismo mentre ci si prodiga nell’elenco dei progetti “green”. Per fare un esempio in Scozia dal 2000 a oggi pare che siano stati abbattuti 16 milioni dialberi per far posto alle pale eoliche,e già qui avrei qualcosa da dire, e poi qualcuno pare abbia documentato la presenza di generatori diesel all’interno di alcune di queste pale. Inutile aggiungere domande retoriche.

Insommma, la puzza di fregatura si sente lomntano un miglio. Se si pensa che proprio le aziende petrolifere, tra le maggiori inquinatrici del pianeta, da più di vent’anni stanno preparando l’agenda “green” insieme coi garndi fondi di investimento magari si riesce a fare due più due.

Se aggiungiamo il terrorismo delle temperature record ottenute prendendo i dati del suolo e non dell’aria, degli incendi da caldo che in realtà sono causati dai soliti piromani e delle grandinate che, seppur pesanti, sono spiegabili leggendo un sussidiario delle elementari (vedi video qui sotto) il quadro è completo.

Dal canale (da seguire) di Pubble

Dopo la farsa psico-sanitaria siamo di fronte a un’altro tassello della famosa “Agenda 2030” che ognuno di noi dovrebbe leggere con attenzione prima di ragionare su quel che accade là fuori e sulla narrazione adulterata che ne fanno i media di regime.

Ecco i link utili da ilSole24ore (https://www.ilsole24ore.com/art/terre-rare-ecco-dove-sono-italia-e-cosa-vuole-fare-governo-AFsNdQD), Geopop (https://www.geopop.it/materie-prime-critiche-e-strategiche-quali-sono-e-qual-e-la-situazione-in-italia-e-in-europa/), che quando si occupa della sua materia è godibilissimo, meno quando fa il tuttologo come qualcuno penso gli abbia detto di diventare, civiltàdellemacchine (https://www.civiltadellemacchine.it/it/news-and-stories-detail/-/detail/materie-prime-litio-terre-rare), Ministero dell’Ambiente (https://unmig.mite.gov.it/materie-prime/), Ispra Ambiente (https://www.isprambiente.gov.it/it/progetti/cartella-progetti-in-corso/suolo-e-territorio-1/miniere-e-cave/progetto-remi-rete-nazionale-dei-parchi-e-musei-minerari-italiani/banche-dati), Maurizio Blondet (https://www.maurizioblondet.it/scozia-abbattuti-16-milioni-di-alberi-per-far-posto-alle-pale-eoliche/).

Select a target language

Translator

Select a taget language: