Quando si parla di CBDC (Central Bank Digital Currencies), ovvero moneta digitale della banca centrale.

Propongo la traduzione di un articolo oggi online sul South China Morning Post nel quale l’ex governatore della Banca Popolare Cinese fa il punto della situazione.

I progressi della CBDC cinese sono “sulla buona strada” e la fase finale “non è molto lontana”, afferma l’ex governatore della PBOC
I progressi nelle valute digitali delle banche centrali (CBDC) in Cina sono “già sulla buona strada” e la “fase finale non è molto lontana”, secondo l’ex capo della Banca popolare cinese (PBOC) che è intervenuto in una conferenza a Hong Kong lunedì.
“Il novanta per cento dei pagamenti al dettaglio in Cina sono già digitalizzati”, ha affermato Zhou Xiaochuan, andato in pensione nel 2018 dopo 16 anni come governatore più longevo della PBOC. “C’è rimasto solo il 10% da fare.”
Lunedì l’Autorità monetaria di Hong Kong (HKMA) e la Banca dei regolamenti internazionali (BRI) hanno dato il via alla loro conferenza di due giorni, con una cena di benvenuto al JW Marriott Hotel.
La “Conferenza di alto livello HKMA-BRI”, che commemora il 30° anniversario dell’HKMA e il 25° anniversario dell’ufficio di rappresentanza della BRI per l’Asia-Pacifico, ha ospitato più di 20 governatori e vice governatori delle banche centrali in carica, nonché otto ex governatori.
Zhou ha tenuto il discorso programmatico e ha parlato del tema delle valute digitali. La Cina ha iniziato a promuovere la CBDC per la prima volta nel 2019. L’adozione della CBDC cinese è in aumento, con transazioni e valore totale ben oltre i livelli del 2022.
Zhou ha affermato che dopo che la Cina avrà istituito una CBDC, ci saranno altre funzionalità che il governo potrà sviluppare, come i pagamenti transfrontalieri e le applicazioni di tokenizzazione come i contratti intelligenti.
“I pagamenti transfrontalieri rappresentano per molti banchieri centrali una grande opportunità di business da considerare ed esplorare”, ha affermato Zhou. La mobilità e la convertibilità delle valute digitali, la protezione dei dati e le preoccupazioni sulla privacy sono alcune delle sfide che la PBOC e altri organismi bancari devono studiare.
La conferenza congiunta HKMA e BRI è il primo incontro su larga scala dei governatori delle banche centrali a Hong Kong dopo la pandemia. La conferenza proseguirà martedì quando anche Pan Gongsheng, l’attuale governatore della PBOC, terrà un discorso programmatico.
I governatori e gli amministratori delegati delle istituzioni finanziarie di diverse nazioni tra cui Australia, Spagna, Inghilterra e Thailandia discuteranno di temi quali inflazione, stabilità finanziaria e mercato del lavoro.
Ciò avviene mentre l’economia globale è alle prese con tassi di interesse che rimarranno più alti per un lungo periodo, in un contesto di crescenti pressioni inflazionistiche, che hanno messo in ombra i mercati dei capitali globali.
L’amministratore delegato Filippo Gori di JP Morgan Asia-Pacifico, Amy Lo, amministratore delegato di UBS Hong Kong, Surendra Rosha, co-amministratore delegato di HSBC ed Eric Jing, presidente e amministratore delegato di Ant Group, parleranno in un panel sulle opportunità per l’Asia a lungo termine.
Ant Group è l’affiliata fintech di Alibaba Group Holding, che possiede anche il Post.
Lo scopo della BRI è promuovere la cooperazione e la comunicazione tra le banche centrali a livello globale e l’HKMA è membro della BRI dal 1996.
“La nostra partecipazione a questi organismi internazionali è fondamentale per l’efficacia dell’HKMA come supervisore finanziario e per il successo di Hong Kong come centro finanziario internazionale”, ha affermato giovedì scorso Eddie Yue Wai-man, amministratore delegato dell’HKMA, in un comunicato stampa.
“Attraverso tali gruppi e i loro incontri, condividiamo preziose intuizioni ed esperienze con altre banche centrali su importanti questioni politiche che potrebbero influenzare il nostro mercato”.
La conferenza fa seguito al Global Financial Leaders’ Investment Summit di tre giorni organizzato dall’HKMA, al quale hanno partecipato quasi 300 massimi dirigenti bancari e finanziari globali e decine di banchieri centrali.
Al vertice, i funzionari finanziari cinesi hanno promesso di “fare il massimo” per evidenziare i vantaggi unici della città come centro finanziario internazionale.
Molti dei 90 dirigenti di livello C che hanno partecipato alla conferenza hanno affermato che la vitalità e l’energia di Hong Kong sono tornate. Quella conferenza si è tenuta dopo che le restrizioni di viaggio legate al Covid-19 sono state revocate.

(artcolo originale: https://www.scmp.com/business/banking-finance/article/3243008/china-cbdc-progress-track-finale-not-very-far-away-says-pbocs-former-governor?module=top_story&pgtype=homepage)

Zhou Xiaochuan, che ha presieduto la Banca Centrale Ciness per 16 anni, definisce un quadro d’insieme nel quale emerge il dato più importante, ovvero che dal 2019, anno di lancio, la Moneta Digitale della Banca Centrale Cinese ha raggiunto il 90% di copertura delle transazioni al dettaglio.

Occorrerà attendere anche l’intervento dell’attuale reggente Pan Gongsheng per avere ulteriori dettagli in merito allo stato delle cose e agli ulteriori sviluppi, ma già quanto detto dal suo predecessore ha un alto valore indicativo di come i tempi siano maturi per la copertura totale delle transazioni in valuta digitale. Notare in tal senso il passaggio che fa riferimento all’HKMA come centro di ragolamentazione (“supervisore finanziario”) internazionale presente al massimo livello al 1996 – quando dico che certe tendenze si preparano con largo anticipo.

Altro punto interessante è dato dalla presenza, ovviamente, di rappresentanti della Bank of Internatoinal Settlements, perché scordatevi che queste siano questioni svilupppte singolarmente da ciascun paese in quel mondo multipolare che alcuni presentano come il nuovo Edorado anti-globalista. E’ vero l’esatto opposto e comunque sul piano finanziario il mondo continuerà a camminare di pari passo, fatte salve alcune sfumature tipicamente differenti da paese a paese, solo con un nuovov ccntro nevralgico spostato a Oriente. Si sarà notato peraltro che gli inglesi sono presenti. Londra c’è! Così per dire.

E non dimenticate che il galoppino dei ricconi, Klaus Schwab, ha esplicitamente definito la Cina come l’esempio, magari ognuno a modo suo, da seguire.

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