L’intervista monologo concessa dal signor Juncker a ilSole24ore è da leggere con grande attenzione poiché si evince come due signori, uno ex e l’altro Presidente ancora in carica, abbiano deciso per conto loro su questioni che riguardavano il governo del nostro paese.

E allora leggiamo.

Vi sono personalità italiane che mi hanno profondamente marcato – risponde –. Prima di tutto, Carlo Azeglio Ciampi, uomo saggio e ponderato, ma anche Giorgio Napolitano. In questi anni di dibattiti feroci, gli italiani hanno dimostrato finezza nello scegliere i loro presidenti che si sono sempre differenziati dalla maggioranza delle personalità politiche italiane per la loro serietà e per la loro capacità a riflettere oltre la loro persona. Non amavano la combinazione [bizantinismo], ma l’armonia

Qui Juncker introduce l’argomento ricordando di aver intrattenuto buoni rapporti con Carlo Azeglio Ciampi, Giorgio Napolitano e Sergio Mattarella.
Fin qui nulla di grave a parte quel “gli italiani hanno dimostrato finezza nello scegliere i loro presidenti” col quale l’ex Presidente della Commissione Europea dimostra la sua ignoranza dimentico del fatto che il Presidente della Repubblica lo scelgono proprio coloro che poi egli critica e non gli italiani.

Ma andiamo avanti, al passaggio più succoso.

Con Giorgio Napolitano e poi con Sergio Mattarella, che appartiene alla schiera dei presidenti che ho appena citato, ho spesso negoziato, non dico in segreto ma senza troppa pubblicità, quando avevo dei problemi con i primi ministri italiani. O meglio, quando i primi ministri italiani avevano dei problemi con il presidente della commissione europea. Amavo i miei scambi con Giorgio Napolitano. Ascoltando le sue descrizioni della vita dall’interno del governo italiano sono diventato uno specialista di cose che non dovevo sapere

Qui ci si diverte. Quel “ho spesso negoziato, non dico in segreto ma senza troppa pubblicità” meriterebbe, insieme a quel “Amavo i miei scambi con Giorgio Napolitano. Ascoltando le sue descrizioni della vita dall’interno del governo italiano sono diventato uno specialista di cose che non dovevo sapere…” una risposta del Quirinale a smentire tali affermazioni sia per la onorabilità dell’attuale inquilino che per quella del suo predecessore.

Leggendo queste parole le domande che ci si pone sono molteplici, una su tutte cosa avrà voluto significare affermando di aver saputo cose che non avrebbe dovuto sapere.
Non so voi, ma a me questa sembra materia da ufficio inchieste e immediata messa in stato di accusa dell’attuale inquilino del Quirinale per alto tradimento. Perché sia chiaro, la parola “negoziato” implica decisioni dirette prese dal Capo dello Stato in luogo del Governo di turno. Questo è il vulnus poiché la nostra Carta non prevede in alcun modo questo genere di prerogative per il Presidente della Repubblica.

Senza contare che questo signore ha di fatto disintegrato tutti i governi italiani coi quali ha avuto a che fare. Potremmo anche essere d’accordo, ma è chiaro che un affronto simile non è tollerabile e proprio dal Quirinale sarebbero dovute giungere parole di difesa della nostra onorabilità.

Poi si dirà che tutto sommato Jan-Claude Juncker è solo un alcolizzato, ma parliamo di un alcolizzato che ha ricoperto vari ruoli di prestigio a livello internazionale passando dalla Banca Mondiale al Fondo Monetario Internazionale per arrivare alla presidenza dell’eurogruppo dal 2005 al 2013 e poi della Commissione Europea dal 2014 al 2019.

Ad ogni modo il punto è sempre lo stesso. Il nostro paese è governato col famigerato vincolo esterno da personaggi che non sono altro che dei Vicerè.

Ecco perché al signor Juncker piacciono i Ciampi, i Napolitano e i Mattarella. Perché hanno fatto esattamente ciò che volevano lui e i suoi padroni.

L’intervista è qui (https://24plus.ilsole24ore.com/art/l-unione-europea-ha-dimostrato-coesione-non-cadra-sotto-colpi-euroscettici-AFgjuR8C), ma occorre avere un abbonamento per leggerla sul sito de ilSole24ore. Il testo è facilmente reperibile online su altri siti.

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