Ma non è che…?

Allora, oggi facciamo quelli che disegnano scenari un po’ così (ma chissà che poi a pensar male…).

Unioni Civili + Conflitti di interessi + Guerra

C’entrano poco? Forse sì, forse no!

Partiamo dal fatto del giorno (o meglio delle ultime settimane). Il Senato ha votato la fiducia al Governo sul maxi emendamento al ddl Cirinnà sulle Unioni Civili. E fin qui tutto bene.

Però, perché a guardar bene c’è sempre un però, come avevamo detto con dovizia di particolari un mesetto fa (art. Cirinnà chi?) il ddl Cirinnà era già una versione annacquata, per non dire mediocre, del ddl Manconi, quello che dava realmente i diritti richiesti dai conviventi di fatto.

In più ci si è messo il maxi emendamento governativo (Qui il PDF) che ha cambiato il testo impoverendolo ulteriormente.

Scenario possibile (?) :

Il Governo Renzi non vuole approvare il ddl Cirinnà nonostante sia ormai un piccolo contentino rispetto al ddl Manconi e così occorre trovare il modo per operare e tirare fuori dal cassetto il maxi emendamento pronto da mesi e avallato dal Vaticano.

Ecco provvidenziale il pretestuoso ricorso al “canguro” per azzerare la discussione parlamentare e i 5 Stelle che rifiutano lo stesso mandando all’aria presunti accordi con il PD.

Da qui in avanti tutto facile con l’emendamento pronto alla bisogna, gli uomini di Verdini che votano la fiducia (son 18 e senza di loro addio maggioranza) e Renzi che twitta come un’oca giuliva la sua soddisfazione per la vittoria dell’amore in una giornata definita storica.

Da notare che Verdini è quel personaggio che a Firenze, da capo rione di Forza Italia, fece vincere le elezioni a sindaco al signor Matteo Renzi con un candidato a perdere (il buon Giovanni Galli). Rischiarono comunque di restare col cerino in mano perché Galli costrinse il “fenomeno” di Rignano d’Arno al ballottaggio, ma poi fu abbandonato da Verdini e da tutta Forza Italia (tranne Brunetta, come ricorda lui stesso) e perse al secondo turno.

Oggi Verdini è parte integrante della maggioranza checche se ne dica e sarebbe il caso di riesumare il famigerato Patto del Nazareno perché pare fin troppo evidente che Verdini sia una pedina fondamentale di quel patto tutt’ora in movimento.

Aggiungo che il comportamento dei 5 Stelle mi lascia perplesso. So che si corre sul filo, ma non mi sorprenderebbe se saltasse fuori che anche loro erano d’accordo (intendo i vertici, gli altri si sa che votano seguendo gli ordini). Ricordo che i 5 Stelle votarono la legge sugli eco reati, quella che impedisce ai giudici di condannare per i reati più gravi con l’inserimento di un paio di paroline magiche proprio all’ultimo giro di approvazioni Camera-Senato, per permettere al buon Di Maio di andare tutto trionfante alla campagna elettorale in Campania. Ricordo inoltre che qualche settimana fa i 5 Stelle hanno permesso al PD di togliersi dalle scatole la grana della elezione dei tre membri della Corte Costituzionale che stava diventando epocale per il ridicolo delle trentuno votazioni andate a vuoto.

In definitiva ciò che conta è che abbiamo una legge quasi completamente svuotata di significato, ma che ha permesso a qualcuno di distogliere l’attenzione del popolino da altre facezie oltre a soddisfare i voleri di Santa Romana Chiesa.

Ma passiamo alla legge sui Conflitti di Interessi.

La Camera nel silenzio totale ha approvato il ddl Brenna sui Conflitti di Interessi.

Ho letto qualche stralcio dopo aver ascoltato in radio un Mario Sechi leggermente incazz… per un dettaglio non da poco.

L’Articolo 3 regola l’elezione dei membri dell’Autorità per la prevenzione dei conflitti di interessi (Qui il testo integrale) e stabilisce che dei 5 totali 2 membri siano eletti dalla Camera, due dal Senato e uno d’intesa tra i presidenti di Camera e Senato. Anzi, facciamo meglio, leggiamo il comma 2 :

L’Autorità opera in piena autonomia e con indipendenza di giudizio e di valutazione; è organo collegiale composto da cinque membri, dei quali due sono eletti dal Senato della Repubblica, due dalla Camera dei deputati, uno, con funzione di presidente, è nominato dai Presidenti del Senato e della Camera, d’intesa tra loro.

Stupendo! L’Autorità opera in piena autonomia e con indipendenza di giudizio e di valutazione.

Faccio notare che la nefasta revisione costituzionale appena approvata al Senato prevede che lo stesso Senato della Repubblica diventi una sorta di postribolo per amministratori, magari gravati da indagini sul loro operato, magari invischiati in qualche bel conflitto di interesse. E cosa ti fanno i nostri amici parlamentari? Decidono di far nominare due membri dai diretti interessati e uno in combutta tra presidenti di Camera e Senato. Secondo voi potrà accadere che questa Autorità vada a mettere il becco negli affari di coloro che l’hanno eletta? Domanda retorica.

Infine la Guerra, quella che non ci stiamo apprestando a fare, ma stiamo già facendo.

Facciamo partire droni “difensivi” dalle basi presenti sul nostro territorio obbedendo, come da prassi, ai nostri padroni, pardon amici.

Ma soprattutto siamo già pronti per l’invasione di terra programmata della Libia con noi protagonisti dalle parti di Tripoli mentre a Francia e Inghilterra spetteranno le altre due macro regioni in cui si intende suddividere il territorio.

Senza dimenticare che a Mosul i nostri militari “difenderanno” l’impresa al lavoro sulla diga. Già, come no!

In tutto ciò esce fuori la notizia (peraltro vecchia, ma qualcuno l’ha tenuta in caldo fin qui non a caso) delle intercettazioni all’ex premier Berlusconi. Notizia che sembra uscire proprio ora quasi a cercare di tenere a freno l’insistenza made in USA per portarci ad un più diretto coinvolgimento nelle zone di guerra.

Ci sarebbe da dire molto, ma siamo super sintetici solo per notare che in tutto ciò il Parlamento italiano è praticamente assente.

Quando perderanno il referendum sulla riforma costituzionale probabilmente passeranno al mettere al rogo tutte le versioni cartacee della Costituzione, eliminare tutti i file che la contengono e incarcerare chiunque ne conservi una copia, così si fa prima.

E non dimentichiamoci che Giulio Regeni, e siamo alla sesta versione fornita dalle autorità egiziane, è morto per una vendetta privata. Un po’ macabra, ma privata. Ma noi confidiamo nel ministro Gentiloni, quello che regala pezzi di mare ai nostri cari amici d’oltralpe.

Alla fine il dubbio (ma è un dubbio?) è che più di un mese di discussioni, manifestazioni e dibattiti sulle Unioni Civili sia servito eccome per coprire qualcosa di (e non me ne vogliano le coppie di fatto) ben più grande, oltre a qualche altra facezia.

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