Un fermo immagine tratto da un video della Camera dei Deputati mostra il ministro della Salute Roberto Speranza nell'informativa alla Camera a Roma, 15 aprile 2021. ANSA/CAMERA DEPUTATI EDITORIAL USE ONLY NO SALES

Ho letto sul sito di ANSA alcuni stralci dell’intervento del Ministro della Salute Roberto Speranza che ha inanellato una serie di bugie da far accapponare la pelle di un pollo senza testa.

Ho letto anche le proposte delle regioni italiane per riaprire ristorazione, palestre, cinema e spettacoli dal vivo.

Torniamo alle parole del Ministro (https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2021/04/15/speranza-in-aula-camera-aggiornamento-campagna-vaccinale_c92173a8-0235-42ed-97a1-9b45a7424a11.html).

Tra le altre la vaccata che mi ha colpito per prima è quella relativa alla sicurezza dei cosiddetti vaccini, Astra Zeneca compreso.

AstraZeneca, come tutti gli altri, è efficace e sicuro e salva la vita delle persone, come dimostrano i risultati sul campo in Gb

Ecco i risultati sul campo in GB: https://assets.publishing.service.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/977006/COVID-19_vaccine_AstraZeneca_analysis_print.pdf (ultimo aggiornamento del 1° aprile con dati fino al 28 marzo).

Totale reazioni avverse e decessi segnalati.

Siamo a 440.871 reazioni avverse, dalle meno alle più gravi, con 472 morti.

Non so quali dati abbia il Ministro, ma dal momento che qualche anno fa la signora Lorenzin se ne andava in giro a blaterare di centinaia di bimbi morti in Inghilterra per il morbillo non vorrei che il pusher di minchiate fosse lo stesso.

Di conseguenza anche i successivi numeri, che immagino facciano riferimento all’intera Europa, risultano essere totalmente inventati.

L’ultimo monitoraggio dopo 4 settimane di misure severe, segnala che le terapie intensive sono ancora al 41% di occupazione: è un dato che dovrebbe far riflettere chi dice che abbiamo adottato misure troppo severe. Dobbiamo ascoltare il grido d’allarme dei medici che non possono essere lasciati solo in trincea. Dobbiamo essere tempestivi nelle chiusure quando serve e abbiamo il dovere di costruire una road map per l’allentamento delle misure sempre approvate all’unanimità dal Cdm

Lo dica agli stati che hanno riaperto e hanno nel contempo constatato un crollo di casi e ricoveri (vedi negli States il Texas o dalle nostre parti la Russia).

In ogni caso se continui a perseverare nell’applicazione di prescrizioni rigide e il risultato è sempre quello due domande te le dovresti porre. Sempre facendo finta che i numeri siano veri dal momento che, per esempio, io monitoro settimanalmente la ATS Milano e quei numeri mi dicono che il carico su Pronto Soccorso e Ospedali non è quello che ci raccontano il Ministro e i suoi sodali.

Voglio dare un messaggio di determinazione e fiducia: non sottovaluto le difficoltà ma ci sono le condizioni per guardare con fiducia alla fase che si sta aprendo. Finalmente ci sono le condizioni per raccogliere i primi concreti risultati del lavoro che svolgiamo da mesi grazie alle vaccinazioni.

Allora, qui mettiamoci d’accordo. Il merito dato ai cosiddetti vaccini non esiste neanche lontanamente.

Ad oggi in Italia risultano “vaccinate” 4.138.845 persone (dati del suo Governo: https://www.governo.it/it/cscovid19/report-vaccini/) perché, lo ricordiamo sempre, solo dopo la seconda dose sei “vaccinato”, dopo la prima sei ancora “scoperto”.

Siamo attorno al 7%, peraltro in linea con la media Europea del 7,5% (https://vaccinetracker.ecdc.europa.eu/public/extensions/COVID-19/vaccine-tracker.html#uptake-tab) che stando alle loro previsioni (farlocche in quanto non è possibile raggiungere alcuna immunità di gregge con questo tipo di malattia influenzale) è ben distante da quel 70% minimo che servirebbe.

Quindi di cosa sta parlando?

Ma abbandoniamo il risibile ometto del Ministero per dare brevemente conto delle proposte delle regioni per permettere la riapertura di ristorazione, palestre, cinema e spettacoli dal vivo.

Nella bozza del documento (https://www.ansa.it/documents/1618487680775_regioni.pdf) leggiamo la solita sequela di coglionerie che hanno caratterizzato lo scorso anno. Quindi nulla di nuovo sotto il sole.

Manca apparentemente la buffonata dell’eliminazione del contante che sta girando nei sussurri di qualche Colao in libera uscita dal proprio cervello.

In ogni caso se accetteranno di riaprire a queste condizioni ristoranti e BAR per mio conto potranno anche fallire. Non ho messo piede da nessuna parte per un anno. Non mi costa nulla continuare.

Mi incuriosisce quella “densità di affollamento in vasca è calcolata con un indice di 7 mq di superficie di acqua a persona“. Chissà come avranno calcolato quei 7 metri quadri. Non ci dormirò la notte. Che poi poco sotto ti ricordano che uccideranno qualsiasi cosa col cloro, ma la distanza ormai è diventato un simbolo della Nuova Normalità e vorrai mica fare un’eccezione per le piscine.

Ed eccoci agli spettacoli dal vivo.

Se per la ristorazione si prevede l’obbligo di screening periodici (quelli farlocchi che non servono a nulla e possono anche risultare dannosi) per il personale per gli eventi dal vivo cosa si richiede?

Le misure di seguito riportate, se rispettate, possono consentire il mantenimento dell’attività anche in scenari epidemiologici definiti a basso/medio/alto rischio purché integrate con test degli utenti al momento dell’accesso o con l’obbligo di acquisire l’evidenza di un test negativo nelle ultime 48 ore o del completamento del ciclo vaccinale.

Quindi chiunque voglia assistere a spettacoli dal vivo dovrà presentare un test o la prova della vaccinazione.

Si chiama passaporto vaccinale di fatto.

Il teatrino dell’assurod continua mentre io vi ricordo che in Russia si va allo stadio così.

Stadio Luzhniki (Mosca), 19 marzo 2021 – 80.000 persone

E in Texas fanno più o meno lo stesso.

Stati Uniti, Arlington (Texas), 5 aprile 2021 – 38.000 persone

Prescrizioni? Nessuna!

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