Ho lasciato passare qualche giorno nell’attesa anche solo di un cenno da parte del Ministro degli Esteri italiano Di Maio.

Dato che non ha detto nulla e non risulta che abbia chiesto spiegazioni ho scritto al diretto interessato per chiedere conto della faccenda.

Parliamo della nota con la quale l’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia ha sostanzialmente vietato i viaggi nel nostro Paese.

Di seguito la mail inviata a Di Maio.

Nota del 20 aprile 2021 dell’Ambasciata degli stati Uniti d’America in Italia

Salve signor Ministro Di Maio,

Il giorno 21 aprile 2021 sul sito dell’Ambasciata degli Stati Uniti d’America in Italia è comparso un aggiornamento (https://it.usembassy.gov/covid-19-information/) dal quale si evince che ai cittadini di quel Paese è fatto sostanzialmente divieto di venire in Italia.
Due le motivazioni.
La prima riguarda il nostro stato in relazione alla cosiddetta emergenza Covid-19. E su questo punto evito ogni commento in quanto qui come altrove la confusione regna sovrana da ormai quattordici lunghi mesi e ognuno interpreta i numeri a proprio piacimento.
La seconda motivazione fa riferimento a un fantomatico (!?) allarme terrorismo (Livello 4 di allerta – https://travel.state.gov/content/travel/en/international-travel/International-Travel-Country-Information-Pages/Italy.html).
Ora, dal momento che gli amici statuniensi pensano che il Paese sia a rischio attentati credo sarebbe opportuno da parte vostra chiedere delucidazioni e fornire al popolo italiano tutte le rassicurazioni del caso.
Navigando sul sito https://www.esteri.it/mae/it non ho trovato nessun riferimento alla vicenda.
Anche sulla stampa nazionale, cartacea e televisiva, non risulta alcunché.
Chiedo a lei e al suo staff per quale motivo non avete ritenuto opportuno replicare e pretendere chiarimenti all’ambasciata deli Stati Uniti d’America.
Avete intenzione di farlo nei prossimi giorni?
Sareste così gentile da dire una parola alla popolazione italiana?
Le ricordo che la nota diffusa dall’ambasciata rischia di inficiare la stagione turistica dei viaggiatori del Paese nordamericano che valgono per i nostri operatori una somma stimata di circa 5,5 miliardi.
Avete intenzione di compensare le perdite di cui sopra in qualche modo?
Inserisco in copia a questa comunicazione anche la Presidenza del Consiglio e il Ministero del Turismo che ritengo essere parimenti coinvolti.
Attendo un vostro cortese riscontro.

Grazie,
Mauro Busnelli

Come già accaduto per la questione container, sulla quale la Protezione Civile ha dato la sua versione e noi altri restiamo in vigile attesa (ma senza Tachipirina), aspettiamo per capire se si muove qualcosa.

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