Nelle ultime settimane mi sono preso una pausa dalla stesura di articoli, ma i video prendono tempo ed è divertente confezionarli per cui credo sarà così anche in futuro.

Eccezione d’obbligo l’articlo che verrà sul voto del 25 settembre con la consueta esposizione delle mie idee e di quel che farò, o non farò, analisi e un tentativo di profezia che come al solito lascerà il tempo che trova, ma tengo a sottlineare una dinamica che potrebbe verificarsi nei mesi successivi.

Ora si stacca del tutto per una decina i giorni e si va a scoprire la Slovenia con un ulteriore dose di curiosità per vedere se anche da quelle parti la covidiana è un lontano ricordo che resiste solo in Italia (della Svizzera “libera” da fine febbraio ho detto a più riprese).

Non sembra in apparenza, ma nonostante io sia fuori dal circuito lavorativo ufficiale, ovvero quello da criceto pendolare, ciò che faccio occupa forse troppo la mente e a volte ci si sente svuotati.

In fin dei conti, ragionavo l’altro giorno, coloro che sono la maggioranza e che ti dicono che se li lasciano lavorare e riposare ogni tanto sono più che felici potrebbero avere ragione.

Che ne viene ad approfondire e cercare di comprendere la complessità là fuori quando poi gli eventi seguono i loro corso enza che noi riusciamo ad incidere un minimo?

Poi mi ricordo che devo essere nato storto e vado avanti.

Ad ogni modo in questi giorni uscirano un paio di video programmati – un Hellzapoppin’ e un video su un nuovo farmaco miracoloso – e poi, di ritorno dalla Slovenia, si ripartirà con vecchie e nuove proposte. Il tutto accompagnato dalle avventure al seguito delle squadre della mia città con Pierodasaronno.

E poi occorre far prendere una pausa al cervello in ebollizione prima che inizi quel gran giro di valzer che tutti aspettano con ansia.

Io devo dire che, fatte le debite elucubrazioni sugli eventuali tsunami economici cheh ci potrebbero anche portare tutti quanti al limite della sopportazione, attendo l’autunno-inverno con curiostà perché credo che stiamo vivendo tempi straordinari nei quali il mondo cambia sotto i nostri occhi, nel bene e nel male, e noi siamo spettatori di una evoluzione che porterà l’umanità ben lontano da ciò che è stata nel secolo scorso e nei primi vent’anni del nuovo millennio.

Chiudo ricordando che, coi miei tempi sui quali non garantisco, sarà mia premura raccogliere il materiale del viaggio in Slovenia per proporre un reportage fatto alla mia maniera.

Molti luoghi vedremo e tante storie sentiremo riecheggiare e chissà che non mi riesca di inventare qualcosa di intrigante per rendere speciale il racconto dei prossimi dieci giorni.

E mi raccomando, già che ci siete chiudete il gas, ché quando torno voglio fare la doccia calda.

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