Argomento delicato quello della GPA (Gestazione per altri) o dell’utero in affitto.
Credo che entrambe le dizioni abbiamo pari dignità perché sono tra coloro che disdegnano il politically correct con cui spesso si mascherano le ipocrisie del nostro essere umani.
Ho ascoltato e letto in questi giorni opinioni d’ogni genere e poi mi sono imbattuto in questo video del 2010 di Nichi Vendola :
Chi non condividerebbe il pensiero espresso nei confronti di quello che possiamo definire un puttaniere?
Il puttaniere in questione è quel vecchio signore di Arcore che ormai non riesce ad avere una erezione, a meno di farsi fare una puntura con la sostanza giusta, e sente che ciò lo limita in quanto uomo.
E cosa fa questo signore? Si fa fare quella puntura e poi paga! Paga giovani donzelle compiacenti per rivivere in modo artefatto le stagioni andate e sentirsi per una sera in più ancora uomo, virile e desiderato.
Chi lo ama dirà che è il suo comportamento è umano e lo difenderà a spada tratta con le classiche : “Beh, ma così fan tutti!” o “Perché, quelle ragazzine (e i loro genitori, spesso consenzienti) potevano anche rifiutare, no?“.
Chi lo odia dirà che siamo di fronte ad un pervertito che sfrutta il suo potere e i suoi soldi per avere ciò che ormai madre natura gli ha negato.
Vendola disse : “Non avete rispetto delle donne, della loro dignità, immaginare che siano carne da macello, che siano escort, corpi per mercimonio.”
Poi vai sul sito dello stesso Nichi Vendola e leggi :
Non c’è volgarità degli squadristi della politica che possa turbare la grande felicità che la nascita di un bimbo provoca. Condivido con il mio compagno una scelta e un percorso che sono lontani anni luce dall’espressione “utero in affitto”. Questo bambino è figlio di una bellissima storia d’amore, la donna che lo ha portato in grembo e la sua famiglia sono parte della nostra vita. Quelli che insultano e bestemmiano nei bassifondi della politica e dei social network mi ricordano quel verso che dice: “ognuno dal proprio cuor l’altro misura” (anche se capisco che citare Dante non faccia audience).
In segno di risposta alle dure polemiche suscitate dalla sua fresca paternità surrogata, o gestita da altri per lui.
E infine ti ritrovi a leggere il duro atto d’accusa di Antonio Gramsci nei confronti del mercimonio della scienza e delle sue scoperte.
Occorre leggere bene tutto il testo per individuare il concetto alla base di quanto affermato da Gramsci :
La vicenda della paternità di Nichi Vendola e del suo compagno non è da stigmatizzare perché si tratta di due uomini. Ci sono migliaia di coppie etero sterili che si affidano a questa pratica e lo stesso vale per due donne che hanno sì il vantaggio di avere due uteri a disposizione, ma dovranno pur sempre trovare il seme per la fecondazione. E’ utile però capire a che punto si sia spinto l’essere umano.
Viviamo in una società completamente assuefatta all’idea che sia sufficiente andare al supermarket di turno per trovare tutto ciò di cui abbiamo bisogno e non ci facciamo scrupoli per ottenere la nostra felicità dimenticando che la nostra felicità finisce laddove inizia quella degli altri. Abbiamo sviluppato un assolutismo egocentrico che obnubila la mente e porta a ritenere cosa buona e giusta tutto ciò che facciamo noi, mentre è sempre opinabile ciò che fanno gli altri.
Discorso valido anche per quelle donne che si trovano nella condizione di dovere/potere mettere a disposizione se stesse per conto terzi. Viene in mente il film “Ieri, oggi, domani” che nell’episodio “Adelina” vede protagonisti Sofia Loren e Marcello Mastroianni. Edoardo De Filippo fu ispirato dalla storia vera della contrabbandiera napoletana Concetta Muccardi, che per non andare in carcere ebbe ben diciannove gravidanze, sette delle quali finite con la nascita di figli.
Spaziamo da donne che vivono in povertà (e qui si apre l’annoso problema dello sfruttamento della loro condizione un po’ come accade per il mercato degli organi) ad altre che semplicemente vogliono più soldi sul conto in banca. E considerando il tariffario (si parla di 130-180.000 euro complessivi di spesa per cui la “mamma” dovrebbe ricavare un bel beneficio economico) si capisce bene come si stia parlando di un vero e proprio mercato.
Sarà sempre viva la contrapposizione tra coloro che ritengono abominevole tutto ciò e chi pensa invece che sia il segno dell’evolversi dei tempi, anche perché nel frattempo fuori dall’Italia molti altri Paesi si sono dotati di specifiche leggi che permettono e regolamentano queste pratiche.
In ogni caso nel mio piccolo faccio gli auguri al bimbo appena nato. Spero che Tobia Antonio trovi tutto l’amore di cui i suoi papà Nichi e Eddy hanno parlato in questi giorni e che possa avere una splendida vita.
Mi siano permesse solo un paio di battute.
Intanto speriamo che il piccolo riesca a capire il buon Vendola quando parla, il che sarebbe già una bella conquista.
Infine una cosa un po’ più seria.
Non dite più che Vendola è comunista, Gramsci (e non solo lui) ha già fatto troppe capriole nella tomba.