Con l’arrivo dei primi vaccini è inziata la battaglia campale tra vaccinisti e antivaccinisti con nel mezzo quelli che proprio non ce la fanno a non avere dubbi, porsi e porre domande (che per questo finiscono 99 su 100 nella seconda categoria loro malgrado).

Oggi vorrei condividere due storie all’apparenza opposte, in realtà legate da un filo rosso che vedremo a fine articolo.

Si tratta del dottor Mike Hansen e del professore di infermieristica Filippo Festini.

Il dottor Hansen mi è stato utile per capire meglio alcune dinamich della malattia del momento grazie ai video che ha pubblicato sul suo canale Youtube (https://www.youtube.com/channel/UCMSsLqxqvZsNXi0Z-VjN89A).

Il dottor (CORREGGO DOPO SEGNALAZIONE RIEVUTA SU TWITTER: Festini è infermiere e professore, non dottore) Festini l’ho appena conosciuto seguendo l’odierno TG di Byoblu (https://www.youtube.com/watch?v=PIVCPDWVL8c).

Il primo il 17 Dicembre ha pubblicato un video per condividere la sua esperienza post primo shot vaccinale (https://www.youtube.com/watch?v=bZbajfBwKIs). Per ora tutto bene in attesa del secondo shot.

Il secondo ha pubblicato alcuni post sul suo profilo Facebook (https://www.facebook.com/filippofestini) nei qual espone le sue perplessità sul vaccino Pfizer e motivo le stesse sul piano medico-scientifico.

Noto che entrambi hanno suscitato un vespaio, al di là del supporto di molti utenti, e hanno subito pesanti critich nonché insulti.

Credo che così non si vada da nessuna parte. Il divide-et-impera è il pane di chi ci vuole preda del caos per poterci controllare meglio.

Questi sono due dottori che esprimono opinioni diverse che hanno il diritto di essere prese in considerazione e rispettate. Non è possibile pensare che chi è favorevole debba essere in mala fede e non possa esserne convinto e chi al contrario non lo è debba essere considerato no-vax a prescindere.

Il filo rosso che li unisce c’è e si vede.

Si chiama libertà di opinione, di espressione, di confronto di idee e, soprattutto, libertà di scelta, quella alla quale io non rinuncio a qualsiasi costo.

Nonostante apprezzi il lavoro di divulgazione fatto in questi mesi dal dottor Hansen al momento resto dell’idea che non farò il vaccino, qualunque esso sia, perché credo che le evidenze portate dal dottor Festini come da molti altri colleghi in Italia e all’estero, oltre a tutti gli elementi raccolti in questi mesi e ai primi dati, invero non troppo rassicuranti, usciti dal CDC degli USA, siano utili per ritenere non accettabile da parte mia di sottopormi a una vaccinazione fatta con prodotti creati e testati in otto mesi. Il tutto senza dimenticare che tra prevenzione e cure avremmo tutto ciò che occorre per ridimensionare la questione Covid in men che non si dica, se solo ce ne fosse a volontà politica.

Quindi per quanto mi riguarda mille volte grazie a questi due medici che approdano a conclusioni diametralmente opposte seguendo percorsi seri di analisi.

Perché la medicina non è quel che si potrebbe definire una scienza esatta, e questo i decisori se lo dovrebbero ricordare prima di far partire campagne terrosistiche nei confronti dei cittadini. Ma loro (loro sì!) prendono ordini da qualcuno al quale la nostra salute non sta certo a cuore.

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