E sì, perché di miracolo si può e si deve parlare quando un farmaco che necessiterebbe di un periodo minimo di 3-4 anni per essere autorizzato e messo in circolazione ottiene la stessa dopo soli 3-4 mesi. Ma siamo in emergenza e quindi sappiamo che è stato inveitabile tagliare drasticamente i tempi.

Emergenza da più di 85 milioni di contagi (?!) usciti da test che anche il più zuccone dovrebbe aver compreso essere inattendibili al 100%.

Emergenza da quasi 2 milioni di morti (?!) conteggiati buttando nel calderone morti di ogni genere, perfino i non-morti (in Italia è accaduto anche questo).

Ma lor signori vogliono che emergenza sia e chi siamo noi per contestare la narrazione?

Intanto vediamo grazie alla info grafica del New York Times come funziona il vaccino Pfizer-BioNTech, il primo ad aver ricevuto l’ok alla somministrazione.

Tutto molto bello se non fosse che questo vaccino, e gli altri che man mano stanno entrando in pista, hanno iniziato a mietere “successi” (pardon, volevo dire decessi) e reazioni avverse.

A ben guardare il funzionamento del vaccino la cosa non sorprende.

Si accumulano le segnalazioni da tutto i mondo, anche se i media di regime italioti fanno finta di nulla, e noi condividiamo un articolo di raccolta, tra gli altri, per avere un’idea: https://www.wochenblick.at/weltweit-impfpannen-und-tote-aerzte-und-pflegepersonal-verunsichert/.

Va detto a onor del vero che le stanno giustificando tutte, ma proprio tutte.

I due vecchietti morti in Israele (uno dopo sole due ore dal primo shottino)? Il vaccino non c’entra, e poi erano vecchi.

Come il collega (di sfiga) morto a 91 anni in Svizzera. Anche lui troppo vecchio e con un piede già nella fossa.

Ora, sorge spontanea la domanda.

Ma se tutti i vecchi morti in RSA italiane e mondiali, e tamponati Covid, nonostante l’età e le pluripatologie (gravi) pregresse sono morti di Covid, come fanno questi qui ad essere morti di vecchiaia/altra malattia?

Poi abbiamo le numerose reazione avverse che in alcuni casi, vedi infermiera in Alaska, hanno portato anche persone giovani in terapia intensiva.

Il CDC degli USA sta contando migliaia di reazioni avverse che portano a inabilità a fare qualsiasi lavoro (così scrivono), anche i più leggeri di casa.

Sia chiaro, non è che muoiono tutti, ma nemmeno di Covid. Solo che Covid è “letale” mentre il vaccino è salvifico.

Ricordiamo che EMA (Agenzia Europea del Farmaco) ha messo a disposizione i documenti della autorizzazione (https://www.ema.europa.eu/en/news/ema-recommends-first-covid-19-vaccine-authorisation-eu).

La lettura di questi documenti conferma che è normale avere dubbi e porsi domande, mentre chi si professa adepto della religione vaccinale dovrebbe leggere e riflettere.

Qui trovate le FAQ: https://www.ema.europa.eu/en/medicines/human/EPAR/comirnaty.

Qui i dettagli dell’autorizzazione: https://www.ema.europa.eu/en/medicines/human/EPAR/comirnaty#authorisation-details-section.

E questo è il report esteso su cui si basa l’autorizzazione: https://www.ema.europa.eu/en/documents/assessment-report/comirnaty-epar-public-assessment-report_en.pdf.

Prima cosa da notare (riportiamo il testo a pagina 8/140).

Conditional marketing authorisation
The applicant requested consideration of its application for a Conditional marketing authorisation in accordance with Article 14-a of the above-mentioned Regulation, as it is intended for the prophylaxis of a life-threatening disease. In addition, the above-mentioned medicinal product is intended for use in an emergency situation, in response to public health threats duly recognised by the World Health Organisation and by the Union.

L’ok in situazione di emergenza è dato a causa della letalità (inventata) di Covid-19.

Leggiamo poi che è stata fatta una accurata valutazione costi-benefici.

Se mi mettessi qui a segnalaare tutti i passaggi faremmo notte. Consiglio di leggere tutto il documento, in particolare alle pagine 35, 55, 67, 97, 101, 103, 110, 130.

Un altro passaggio lo riportiamo (pagina 103/140).

2.6.3. Adverse events
In the subset of participants randomised before 9 October 2020 with Median 2 Months of Follow-Up After Dose 2 (N= 37,586; from Dose 1 to 1 month after dose 2) and the subset of participants with at least 2 Months of Follow-Up After Dose 2 (N=19,067; from dose 1 to data cut off 14 November 2020), the numbers of overall participants who reported at least 1 AE and at least 1 related AE were higher in the BNT162b2 group as compared with the placebo group. This trend continued to be seen through the data cut-off date for all enrolled participants (N=43,252; from dose 1 to data cut-off 14 November 2020). Overall, AEs reported from Dose 1 to 7 days after Dose 1 and from Dose 2 to 7 days after Dose 2 were largely attributable to reactogenicity events(see above). This observation provides a reasonable explanation for the greater rates of AEs observed overall in the BNT162b2 group (26.7%) compared with the placebo group (12.2%).Among all 43,448 enrolled participants included in the safety database up to the data cut-off date, few participants in the BNT162b2 group (0.2%) and in the placebo group (0.1%) were withdrawn because of AEs.

Reazioni avverse – di varia natura, ma, ci dicono, nulla di grave a parte un morto, anche se la tabelle a pagina 104, 105 e 106 sembrerebbero dire il contrario – nettamente più presenti nel gruppo dei vaccinati che in quello placebo. Era ovvio che accadesse, ma lo sottolineiamo lo stesso.

C’è poi quel dettaglio dei 6 mesi post secondo shottino che chiaramente non sono ancora passati (scadenza Febbario 2021) e che dovrebbero far riflettere sulla volontà di far partire tutta quanta l’operazione con almeno due mesi di anticipo su questa minima scadenza di sperimentazione/osservazione. Perché?

Ultimo passaggio da leggere insieme (pagina 134/140).

This vaccine contains two new components (cationic lipid ALC-0315 and PEGylated liquid ALC-0159) in the LNP, for which there is limited experience. Some uncertainties remain regarding the ALC-0315 long half-life. Regarding PEG related toxicity which is known to depend on the dose, dose frequency, duration of treatment and molecular weight of the PEG protein, immunogenicity is not expected to be an issue due to the low molecular weight of this PEG (<2KDa). The scientific data available at this stage do not raise noticeable concerns regarding immunogenicity or immunotoxicity of the PEG, but current evidence is not definitive.

Due degli elementi contenuti nel vaccino Pfizer essendo nuovi di zecca sul mercato in buona sostanza hanno dati limitatissimi che possano permettere di chiarire se siano o meno potenzialmente pericolosi.

Infine a pagina 137 leggete bene le conclusioni sulla tipoligia di autorizzazione e riflettete.

Ad ogni modo “Va tutto bene!”.

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