In attesa dei nuovi dati relativi alla situazione del morbillo in Italia – ricordo che siamo fermi dal 26 novembre con gli aggiornamenti e moriamo dalla voglia di sapere se siamo riusciti a eradicare la malattia (7 mesi consecutivi, da aprile a ottobre 2020, https://www.epicentro.iss.it/morbillo/bollettino/RM_News_2020_62.pdf, senza nemmeno un caso) dal nostro Paese – sono andato a dare un’occhiata sul sito dell’OMS.

Dopo aver constatato il crollo verticale dei casi di influenza – da noi ricordo che nelle prime settimane di vigilanza (https://www.epicentro.iss.it/influenza/flunews) siamo passati da 4,9 casi per mille assistiti a 1,4 – a livello mondiale con i grafici OMS che sbalordiscono perché mostrano una tabula rasa da aprile in avanti, ho voluto raccogliere qualche documento anche sul morbillo.

Situazione praticamente identica, almeno stando ai dati che ho reperito.

Intanto partiamo dall’ultimo report OMS globale del 2019 per dare un’idea (https://www.who.int/csr/don/26-november-2019-measles-global_situation/en/). Non siamo allineati alla perfezione con la fine dell’anno, ma ci siamo quasi e vediamo quale sia la tendenza.

Il grafico qui sopra mostra come si è sviluppata la curva del contagio nel 2019 col picco nei mesi autunnali e invernali e altri meno gravi in primavera ed estate. Più in generale però si vede come la malattia non sia mai scomparsa dai radar.

Non ho trovato, probabilmente sono rincoglionito, report e grafici a livello globale del 2020. Ho però da mostrare i dati relativi alla zona panamericana (https://www.paho.org/en/topics/measles) che confermano la tendenza italiana.

Nel report del 16 novembre 2020 (https://www.paho.org/en/documents/epidemiological-update-measles-16-november-2020) vediamo infatti che durante l’anno si è registrato un crollo dei casi a partire da… ma guarda caso da aprile.

Nel PDF da scaricare trovate un bel grafico.

Due cose da dire. La prima è quella di cui sopra perché, come si vede chiaramente, la curva dei casi si appiattisce proprio come ha fatto quella dell’influenza stagionale.

Altro dettaglio piuttosto interessante è quello dei casi tra i non vaccinati (55%) e i vaccinati (19%). Quindi i 1.573 casi tra i vaccinati confermano quello che già sappiamo, ma che i media di regime continuano a nascondere, ovvero che la vaccinazione non protegge non solo al 100%, e fin qui si dirà che ci mancherebbe altro, ma nemmeno al 90/95% che solitamente si afferma. Al momento in questo angolo, invero alquanto grande di mondo, siamo attorno all’81% di protezione.

Più complicato trovare dati per l’Unione Europea, forse un po’ troppo presa da Covid, ma qualcosa abbiamo da proporre.

Prima di tutto un grafico (https://www.ecdc.europa.eu/en/publications-data/infographic-measles-europe-april-2020) e un articolo di aprile 2020 (https://www.ecdc.europa.eu/en/news-events/measles-continues-spread-across-eueea-no-time-complacency) che ci permettono di ricordare i dati degli anni precedenti che sono utili per un confronto.

Poi abbiamo un altro grafico di agosto 2020 (https://www.ecdc.europa.eu/en/publications-data/number-measles-cases-country-eueea-and-united-kingdom-august-2020) e soprattutto un file excel con i numeri dalla seconda metà del 2019 a luglio 2020 (https://www.ecdc.europa.eu/en/publications-data/number-measles-cases-month-and-notification-rate-million-population-country-21).

Se lo scaricate potete verificare i numeri. Nel 2020 fino a luglio abbiamo avuto 1.948 casi in tutta Europa (Unione Europea più UK) di cui 1.673 nel primo trimestre e soli 275 nei mesi successivi (aprile-luglio).

Ci risiamo con il crollo da aprile in avanti.

Ricordando che facciamo riferimento sui dati 2020 di Europa e Sud-Centro America la domanda è: Come mai il morbillo da aprile è sparito?

La successiva è: Come mai morbillo e influenza stagionale sono spariti?

Covid è l’asso piglia tutto oppure possono esserci altre spiegazioni?

E per cortesia che siano valide. Di scientismo in questi lunghi mesi covidiani ne abbiamo visto e sentito anche troppo.

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