Punto della situazione sulla documentazione disponibile in ambito sanitario.

Partiamo dalle riviste scientifiche dove troviamo tre articoli da leggere.

The Lancet conferma anche ai sordi che i cosiddetti vaccini non immunizzano (https://www.thelancet.com/journals/laninf/article/PIIS1473-3099(21)00768-4/fulltext).

Lo sapevamo però se ci mette il bollino una delle riviste più importanti forse qualcuno si sveglia e la smette di andare in giro ad accusare i cosiddetti no-vax di essere untori.

Se poi aggiungete i dati ISS – ricordo che nel solo periodo che va da fine agosto a fine dicembre 2021, ovvero quattro mesi, i positivi “vaccinati” sono stati quasi quattro milioni (l’80% del totale) – il cerchio si chiude.

Ma ormai siamo passati da immunizzazione a terapia preventiva, prealtro scarsamente efficace, nonostante i media di regime continuino a usare la parola immunizzati impropriamente.

Il British Medical Journal in merito ai cosiddetti vaccini chiede con urgenza i dati grezzi alle aziende (https://www.bmj.com/content/376/bmj.o102).

Immagino che li rilasceranno entro il 2050, se tutto va bene. E poi che problema c’è? Non vi fidate del buon Bourla?

C’è poi l’articolo che ho appena letto su Nature (https://www.nature.com/articles/d41586-022-00149-9).

Dunque, la variante Deltacron, lanciata inopinatamente qualche tempo fa e sulla quale ho fatto un piccolo video che propongo qui sotto per alleggerire l’animo, non esiste.

Ma va?

C’è però un altro punto piuttosto interessante. Faccio riferimento all’affermazione che l’equipe cipriota che l’avrebbe individuata per errore lo avrebbe fatto sulla base di un sequenziamento da campione “contaminato”.

Quale sarebbe il problema?

Niente! Solo che ad oggi nessuno ha dimostrato di avere il virus isolato a disposizione. Indi, vorrei capire come hanno fatto a fare ciò che raccontano così come tutti gli altri sequenziamenti.

Ma aspetta! Ho la risposta.

Per chi non lo sapesse qui abbiamo già pubblicato i documenti che dimostrano il non isolamento (dal CDC alla FDA fino alle più di cento risposte giunte al Christine Massey che hanno dovuto ammettere di non averlo fatto).

Bene! A questi si aggiunge un documento OMS (https://www.who.int/publications/i/item/WHO-2019-nCoV-genomic_sequencing-2021.1) nel quale si legge che il sequenziamento in assenza di virus si fa con un software che crea le varianti automaticamente.

Bello no?

Me lo ero perso ma altri lo hanno recuperato.

Quindi niente Deltacron, ma non per errore.

Ora gli aggiornamenti dall’Italia.

Oggi è uscito il bollettino sulle morti (presunte) covidiane (https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-decessi-italia).

Ricordo che l’ISS scrive sempre e comunque “morti positivi Sars-Cov-2”.

Sappiamo, documenti alla mano, che i test sono attendibili allo 0%, il resto riuscite a dirlo voi?

Ora però facciamo finta che i dati siano attendibili. Nel report leggiamo che la percentuale di decessi senza patologie scende ancora, ora siamo al 2,9%.

Tra i deceduti l’età media continua ad essere attorno agli ottanta anni (vedi immagine di copertina), ma i media di regime fanno terrorismo sui più giovani perché devono convincere quei fessi – mi si passi la parolina dolce, ma ora ci vuole – dei loro genitori si convincano a sottoporli a una inutile e pericolosa sperimentazione.

Se li portate state solo lavorando per Pfizer e per coloro che hanno deciso di cucire addosso alla popolazione un bel vestitino, o camicia di forza che dir si voglia, con il lasciapassare nazifascista, però green.

Per il resto siamo messi male in quanto ad aggiornamenti.

Il report sulle reazioni avverse da “vaccino” dell’AIFA ancora non si vede (https://www.aifa.gov.it/farmacovigilanza-vaccini-covid-19).

Sono quattro mesi che non lo aggiornano. Problemi?

Anche il report sul morbillo, al quale tengo molto perché aspetto la festa per la sua scomparsa organizzata dalla signora Lorenzin, resta al palo ormai da quattro mesi (https://www.epicentro.iss.it/morbillo/morbillo).

Abbiamo l’aggiornamento sull’influenza stagionale (https://w3.iss.it/site/RMI/influnet/pagine/rapportoInflunet.aspx) che però latita.

L’ISS dice che quest’anno, dopo essere svanita del tutto per più di diciotto mesi in tutto il mondo, in Italia la sua presenza è sporadica. E ricordo che dopo molteplici sollecitazioni, anche del sottoscritto, i signori dell’ISS hanno cercato di giustificare quell’evento straordinario ma non ci sono riusciti.

E dal delirio italico per ora è tutto.

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