Per ricordare a chi non li conoscesse che ci sono canali di “informazione non di regime” che fanno un ottimo lavoro e per meglo comprendere quele chre accade in Ucraina.

I canali sono quelli di Byoblu, 100 Giorni da Leoni, Beatrice Silenzi e Ground Zero Channel.

Nella prima intervista (https://www.byoblu.com/2022/03/01/emanciparsi-dalla-russia-per-litalia-e-impossibile-sara-reginella-e-demostenes-floros/) Sara Reginella e Demostenes Floros. Reginella porta la sua esperienza sul campo col racconto di otto anni di guerra nel Donbass.

Nella seconda Francesco Amodeo parla non solo di Ucraina ma anche di altre dinamiche fondamentali per chi intende ragionare.

C’è poi Franco Fracassi che si sofferma sulla questione nazista, altro tasello impossibile da non considerare.

Infine il buon Roberto Quaglia che viaggia dalla storia più remota a quella recente con il rimando alla propaganda culturale, fatto anche da Amodeo.

Ci sarebbero molti altri personaggi da citare, su tutti Fulvio Grimaldi e Giorgio Bianchi, ma il concetto è chiaro, non potete fermarvi alle baracconate televisive digerendo ogni cosa senza porvi domande. E se questo compota diventare, oltre che (presunti) “no-vacchese” anche criminali filorussi ben venga. Preferisco usare il cervello piuttosto che aderire al pensiero unico.

Sulla vicenda Ucraina non ho scritto ne detto nulla fin qui perché sto leggendo e ascoltando molto, soprattutto da chi ha esperienza e conoscenza maggiore della mia, che resta ferma ai libri.

Fermo restando la mia idiosincresia per la guerra e le armi tengo a dire che io sono pacifico, non pacifista, perché i fondamentalismi mi fanno paura.

Quando vedo le manifestazioni di questi giorni per la Pace fatte da gente che non si accorge che a fianco della bandiera arcobaleno sventolano quelle dei nazisti ucraini, ben differenti da quella nazionale, mi dmando dove vogliano andare.

Che poi…

Niente multe per gli assembramenti?

Sparito il vairus?

Siete tutti buoni con gli ucraini ma restate convinti che noi cattivoni “no-vacchese” meritiamo l’apartheid in cui siamo ancora costretti?

Lo sapete che il 65% degli ucraini non ha fatto la punturina? E il 98% non ha il booster? Li ospitate lo stesso? Ma non potete nemmeno farli entrare a mangiare o a prendere un caffè?

Capite il non senso o siete proprio lobotomizzati?

Detto questo torniamo al conflitto in corso da una settimana.

Il fatto che io aborrisca l’uso di qualsivoglia arma contro chicchessia non impedisce di guardare a ciò che accade cercando di avere un quadro della situazione il più possibile vicino alla realtà.

Per fare questo occorre leggere quel che ha detto Putin lanciando l”offensiva, ovvero le motivazioni addotte dai russi.

In estrema sintesi liberare il Donbass da otto anni di guerra, demilitarizzare un Paese che vorrebbe entrare nella NATO e armarsi con testate atomiche, denazificare sono i tre obiettivi posti dai russi. Poi c’è chi afferma che stiano anche eliminando laboratori biochimici americani – chi cadesse dal pero vada a vedere i documenti che provano la loro esistenza e legga l’inchiesta di una goirnalista bulgara che ha scoperchiato il vaso di Pandora degli esperimenti di guerra batteriologica americani in terra di Georgia, solo per citare un paio di elementi.

I tre obiettivi sono per me vincolanti. Se Putin vuole dimostrare la buona fede di questa operazione a obiettivi raggiunti i militari russi devono girare i tacchi e tornare a casa.

Lato nostro ci sarebbe molto da dire.

Abbiamo la disinformazione dilagante dei media di regime che fa il paio con la censura di Russia Today in Europa. Segnale inquietante che tutti dovrebbero cogliere.

C’è poi la preparazione americana, ma anche europea, di questo conflitto che fa comodo a molti ma non certo ai popoli che si troveranno sempre più a disagio sul piano economico. Voglio vedere le anime “candide” cosa faranno a stomaco vuoto.

Non vado oltre chiudendo con una parola chiave di questo decennio – perché ve lo dovete mettere in testa che senza una reazione popolare non violenta ma ferma fino al 2030 saranno dolori – che è “crisi”.

Ci faranno ballare tra un vairus (per inciso noi altri non dimentichiamo il delirio pseudo-pandemico e i colpevoli), una guerra e uno tsunami passando per carestie, blocchi , blackout e quanto altro.

Care pecorelle urge svegliarsi. Noi altri da soli possiamo far qualcosa, ma solo se siamo tutti uniti le cose cambiano.

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