Come avevo anticipato poco prima del calcio d’inizio ho boicottato i Mondiali di calcio e non ho visto nemmeno un secondo di partite e corredi vari.

Chi mi conosce bene sa che ero uno di quegli appassionati che vedevano tutte le partite isolandosi dal mondo estrerno per tutta la durata di questo tipo di manifestazioni.

Devo dire che si sta più che bene anche senza calcio, il che non significa che non lo guardi – tra telecronache e capatine a Torino ancora si abbonda.

Rimarco però il fatto che in questo caso sopra ogni altro la manifestazione dovesse essere boicottata per mandare un chiaro segnale non solo ai qatarini, maancor più ai benpensati di casa nostra.

Sono molteplici le motivazioni del boicottaggio, penso però che la maggiore sia quella legata ai morti sacrificati sull’altare della realizzazione delle strutture che hanno ospitato le gare.

Parliamo di – numeri ufficiali per cui sono molti di più – qualcosa come circa 6.500 persone (https://www.raisport.rai.it/articoli/2021/03/inchiesta-guardian-morti-6500-lavoratori-per-i-mondiali-qatar-2022-09af306a-c453-4c10-9800-47a1b26a3bb4.html) che se sono andate mentre costruivano gli stadi e le città, una sorta letteralmente dal nulla.

So bene che grandi monumenti e oper architettoniche del passato sono state lavate col sangue di coloro che le costruirono, ma oggi siamo ben consapevoli di come sarebbe stato possibile evitare una tale ecatombe, se solo lo si fosse desiderato.

Sulle altre questioni stenderei un velo pietoso poiché, purtroppo i rumors sono arrivati anche alle mie orecchie via tiggì e social, l’idea della fascetta arcobaleno o quella di inginocchiarsi sono tanto ridicole quanto meritevoli di oblio. Speriamo che la smettano presto di coprirsi di ridicolo.

Scrivo però queste righe anche per parlare dello scandalo scoppiato in seno alle istituzioni europee.

Quello della corruzione di pesci piccoli del Parlamento, che ora lambisce anche la Commissione, con sacchi di denaro cash mi sembra uno scandalo leggermente pilotato. In ogni caso i magistrati non si muovono in maniera indipendente a Bruxelles come ovunque nel mondo, a meno che non vogliamo fare le verginelle lo sappiamo bene che vanno a comando.

Le ipotesi sul perché sia scoppiato ora sono molteplici e tutte intriganti.

C’è l’idea dello scandalo che intenerebbe colpire il Qatar poiché si sarebbe avvicinato un po’ troppo alla Cina. Ma a questo punto perché non colpire anche i ssauditi che forse più dei qatarini se la stanno filando con Xi Jinping?

C’è poi l’idea dello scandalo che intenderebbe colpire l’Unione Europea.

Anche qui faccio nota che o si taglia la tesat del serpente o non se ne fa nulla.

Intendo dire che o si colpisce la signora Von der Leyen oppure parliamo di aria fritta. Signora Von der Leyen che va colpitt non per ll corruzione qatarina, bensì per lo scandalo enorme legato alla sperimentazione di massa e alla scia di morti e feriti che si sta lasciando alle spalle. Parliamo di ergastoli su ergastoli per quella che non ho paura a definire una assassina.

Aggiungo però anche una terza opzione che può ben camminare di pari passo con le altre, perché non è detto che debba essere uno solo l’obiettivo. Penso all’attacco evidente al denaro contante al fine di velocizzare il passagio a quello digitale. Guarda caso una corruzione che si poteva tranquillamente fare aprendo conti offshore ai diretti interessati è avvenuta coci sacchi di denaro contante. E così nella testolina del pubblico depensante della tivvù si consolida l’idea che la corruzione si possa fare solo così, mentre sappiamo quali fiumi di denaro corrano sul filo dei bit dei computer.

Io la butto lì poiché nessuno ne ha accennato. Poi si vedrà.

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