L’anno va terminando e i botti conclusivi fanno davvero ben sperare in un luminoso futuro per il nostro Belpaese.

Abbiamo aderito immediatamente alla chiamata del padrone che ha allestito l’operazione “Prosperity guardian” (https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/una-coalizione-anti-houthi-nel-mar-rosso-157403) nel Mar Rosso al fine di contrastare i lanci missilistici degli Houti coi quali si rischia lo stop totale al tarnsito di navi mercantili, tra cui quelle che trasportano il GNL che acquistiamo a 4/5 volte il prezzo che ci garativa la Russia e che arriva per gran parte dagli USA.

Per il ministro Crosetto l’atto è dovuto poiché così garantiremo che le merci possano passare ed eviteremo un aumento esponenziale dei prezzi (https://www.ansa.it/ansamed/it/notizie/rubriche/nazioni/2023/12/19/crosetto-difendere-rotte-mar-rosso-per-prevenire-aumento-prezzi_8a05a391-fcdd-44fc-9c77-a7d8dc74e12f.html). Dato reale in quanto le stesse merci trasportate circumnavigando l’Africa arriverebbero a costare 4 volte di più per il solo trasporto.

Certo che mandare lì la fregata “Virginio Fasan” (https://www.marina.difesa.it/noi-siamo-la-marina/mezzi/forze-navali/Pagine/FasanVirginio.aspx) che sarebbe utile per operazioni anti sottomarino mentre qui gli Houti lanciano missili vai terra lascia un attimino perplessi. Ma avrà la sua utilità.

Che poi ad aderire siano stati per ora ben 10 stati, tra i quali superpotenze come le Seychelles (avranno doti nascoste?), lascia ancora più perplessi.

Ma soprattutto il nostro governo suddito ha inviato una nave da guerra nel Mar Rosso senza nemmeno consultare il Parlamento. E curiosamente le opposizioni che tanto strarnazzano su altre amenità stanno tacendo. Un silenzio assorfdante che certifica la sudditanza di tutto l’arco parlamentare nei confronti di coloro che occupano oil nostro Belpaese da quasi 80 anni.

Siamo in guerra di fatto anche qui, dopo l’Ucraina, e siamo dalla parte dei macellai israeliani senza se e sanza ma.

Da notare inoltre come il blocco stia già sortendo effetti sulle rotte mondiali. E dove si potrebbe andare per evitare i costi monstre da doppiaggio del Capo di Buona Speranza? Si potrebbe passare dall’Artico. Sì, quello che hanno in mano Russia e Cina. Ops!

Arriva poi il sì al nuovo “Patto di Stabilità” europeo che imporrà al nostro Belpaese tagli draconiani alla spesa pubblica in nome dei farlocchi limiti di Debito Pubblico e Rapporto Debito/PIL (https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2023/12/20/arriva-il-nuovo-patto-di-stabilita-ue-litalia-dice-si-_c63cc5f1-198a-4160-8c26-1e776f50b346.html).

Però abbiamo detto di NO (per ora) al M.E.S. (https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2023/12/21/la-camera-boccia-il-meccanismo-europeo-di-stabilita-_332776b0-e3ec-4953-9466-2218e574b7fe.html). Mica cotiche!

Ora è più chiaro quel che dicevano i signori del governo quando parlavano di trattative.

Si dirà che questa è la politica

Vero, però se l fai con le chiappe degli altri è tutto più facile.

Nel frattempo per i gonzi è stato allestito il solito teatrino con le finte contrapposizioni nostrane.

Se a voi piace… Buon Natale!

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