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Dalla lettura di un articolo apparso su Handesblatt venerdì 28 dicembre sorge la domanda:

Ma ci vogliono portare via anche le mutande?

Nell’articolo (https://www.handelsblatt.com/finanzen/geldpolitik/target2-salden-annaeherung-im-oekonomen-streit-ueber-die-billionen-forderung-der-bundesbank/23801358.html) si cita lo studio dell’IFO Institute a cura dell’ex presidente Hans-Werner Sinn
e del suo successore Clemens Fuest.

Lo studio tratta dell’ipotesi di default di uno stato membro dell’area Euro o della sua uscita dalla moneta unica e del successivo impatto di questi accadimenti sul Target2 (https://www.ecb.europa.eu/explainers/tell-me/html/target2.it.html), il sistema pagamento di proprietà dell’Eurosistema che permette di regolare i pagamenti di importo rilevante, utilizzato sia dalle banche centrali che da quelle commerciali.

Per chiarire. Non è che a lor signori interessi l’equilibrio del sistema a livello europeo, ma è la sovraesposizione della Germania in caso di cancellazione dei debiti di un Paese che fa default o esce dall’Euro a preoccupare.

Perché siamo europei, ma solo quando fa comodo. E poi, sai, lor signori hanno fatto default più volte nella loro storia e sanno bene che i debiti si cancellano con più facilità di quanto non ci vogliano far credere, ma questa è un’altra storia.

Nello specifico lo studio “Target Risks without Euro Exits” (https://www.cesifo-group.de/DocDL/CESifo-Forum-2018-4-fuest-sinn-target-december.pdf) elenca una serie di situazioni nelle quali si creerebbero problemi di insolvenza nei pagamenti e propone commenti finali con qualche possibile soluzione.

Lascio come di consueto a ognuno la lettura e rielaborazione del documento con la propria testa, ma sottolineo alcuni passaggi chiave, almeno per me.

1) The question, however, is why a euro should have the same value in all bank accounts of the euro countries, even if a NCB and the commercial banks of its jurisdiction can no longer be considered safe?

Qui ci si domanda se sia giusto che l’euro abbia lo stesso valore in tutti i conti bancari dei Paesi della zona Euro, anche quelli le cui banche potrebbero essere considerate non sicure.

Gli amici del più importante, e ascoltato, istituto di ricerca economica tedesco chiedono se non sia il caso di “declassare” di fatto il sistema bancario dei Paesi considerati non affidabili.

Focus sul caso della Grecia con riferimento all’attualità legata in particolare alla situazione italiana.

Cazzeggio per cazzeggio, volendo lo possiamo anche fare, se vogliono, e noi però potremmo fare una bella svalutazione competitiva del nostro Euro “diversamente abile” come accadeva con la Lira, tanto per dirne una.

2) In principle, it should be possible to force a NCB to sell its gold to feed the pool, but whether there is a legal basis for this option is unclear.

Questa citazione invece si ricollega alla domanda iniziale sull’ipotesi di lasciarci in mutande.

Si ipotizza di forzare la banca centrale X (Magari quella italiana?) a VENDERE IL PROPRIO ORO COME GARANZIA, anche se quanto meno ci si interroga anche sulla possibile mancanza di basi legali per operare in tal senso.

Ma noi lo sappiamo che lor signori sono bravi quando si tratta di creare trattati e regolamenti ad hoc e rifilarli agli altri astanti grazie alla complicità di politicanti venduti, come i nostri. Quindi occhio!

In tutto ciò rientra un altro discorso a mio avviso. Mi riferisco alla sempre peggiore situazione nella quale versa il sistema finanziario tedesco di cui Deutsche Bank e Commerzbank sono solo la punta dell’iceberg.

Le perdite di sistema nel solo 2018 ammontano a circa 500 miliardi e le voci di fusioni tra gruppi e/o trasfusioni di moneta sonante tramite Bundesbank – cosa non ammessa dai trattati, ma lor signori lo fanno da anni – evidenziano come la vera bolla europea sia forse al di là delle Alpi.

Da Bloomberg – Mercato finanziario tedesco. Perdita di circa 500 miliardi di capitalizzazione da 2,4 milioni a 1,925.

Si direbbe un sistema che non gode di ottima salute quello teutonico, e la domanda da porsi in conclusione è:

Chi pagherà il conto?

Perché sarà un caso, ma lo scoperto da Target2 da ripianare e di cui si lamentano lor signori ammonta – guarda un po’ alle volte i casi della vita – a circa 500 miliardi. Proprio il “buco” 2018 del sistema finanziario tedesco.

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