Che fine ha fatto l’indagine sierologica del Governo? A distanza di 40 giorni dall’inizio della rilevazione su base nazionale (25 maggio) i dati restano un mistero. Altro (costoso) buco nell’acqua?

Stavo navigando sul sito del Ministero della Salute e mi sono ricordato della campagna informativa sulla indagine sierologica governativa (http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=4805).

Sono passati 40 giorni dall’avvio della rilevazione e credo che ormai i dati avrebbero dovuto essere divulgati, almeno da qualche giorno.

L’indagine era stata lanciata in collaborazione con ISTAT (https://www.istat.it/it/archivio/243340) e si riprometteva di… non si sa bene cosa (basta leggere gli obiettivi: http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioCampagneNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&menu=campagne&p=dacampagne&id=146).

Peraltro è divertente leggere le “testimonianze” pubblicate sul sito del Ministero: http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioNotizieNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=4858.

Ora, considerando che se chiediamo di effettuare il test privatamente il costo sarebbe di 50 euro e non trovo documenti attestanti il contratto con Abbott per la fornitura dei 150.000 kit al Governo, vorrei vedere i risultati per capire se abbiamo buttato nel classico cesso una cifra minima di 7.500.000 euro (stando con i 50 di cui sopra) per non si sa bene cosa.

Siamo abituati alle figuracce e ai regali al sistema produttivo farmacologico, ma sarà interessante vedere come va a finire.

Nel frattempo un po’ di luce sul piano linguistico – Che devi fare? Ci si deve accontentare di questi tempi – con l’Accademia della Crusca che ci ricorda quale sia il termine corretto in italiano, ovvero confinamento, da utilizzare al posto dell’inglesismo lockdown.

Abbiamo usato lockdown e anche quarantena spesso e volentieri, ma la quarantena dei sani mi ha dato noia fin da principio col suo nonsense palese. Ecco finalmente la parola giusta da utilizzare, anche se si ricorda che il confinamento (https://accademiadellacrusca.it/it/parole-nuove/lockdown/18465) riguarderebbe i prigionieri ed evoca il confino di fascista memoria.

Beh! A pensarci bene è proprio l’ideale perché noi siamo stati trattati (e lo siamo ancora sotto molti aspetti) a tutti gli effetti come dei prigionieri.

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