Alcuni articoli e il consueto video a chiudere. Andiamo dal lockdown militare australiano con ulteriori commenti alla possibile uscita di scena di Fauci negli States (ma non ci crederei molto), a due articoli del buon Dagospia per finire con l’ultima segnalazione di Matteo Gracis.

Su Comedonchisciotte ci sono due interessanti traduzioni.

La prima (https://comedonchisciotte.org/dal-lockdown-allo-stato-di-polizia-il-grande-reset-avanza/) presenta una disamina del lockdown di ferro nello stato di Victoria, in Australia. Una situazione assurda che ha già proposto numerosi episodi di violenza da parte delle forze dell’ordina nei confronti dei cittadini “indisciplinati”. Stato di polizia bello e buono che prelude a ben altro, come si ricorda nella seconda parte dell’articolo. Riflettete!

La seconda traduzione mi ricorda un lampo che ho avuto quando nei giorni scorsi anche i nostri media di regime hanno sbandierato il nuovo, fiammante studio – il primo che propone questa conclusione dopo ben 8 mesi di tentativi andati a vuoto – uscito dal Massachussets General Hospital (https://www.massgeneral.org/news/press-release/Massachusetts-general-hospital-researchers-show-children-are-silent-spreaders-of-virus-that-causes-covid-19) di Boston.

Lo studio, che appare anche sul Journal of Medical Pediatrics del 19 agosto (https://www.jpeds.com/article/S0022-3476(20)31023-4/fulltext), riporta la scoperta, su un campione di 192 soggetti, della “tremenda” contagiosità dei piccoli. Loro, seppur paucisintomatici o del tutto asintomatici, sarebbero veicolo inconsapevole del diffondersi del terribile virus.

Ora, il lampo che mi è venuto riguarda quel che è accaduto il 10 agosto quando il Presidente degli States Donald Trump ha nominato un nuovo membro della task force scientifica della Casa Bianca per gestire Covid-19. Il dottor Scott Atlas si è unito a Fauci e soci e secondo Ron Paul (https://comedonchisciotte.org/buone-notizie-con-luscita-di-scena-di-fauci-potrebbe-tornare-il-buon-senso/) potrebbe anche fare le scarpe al luminare che ha fin qui diretto con sommo disastro la risposta a stelle e strisce al virus.

Io non so se Fauci stia per fare le valigie. Parliamo di un personaggio che fa politica medica da più di quarant’anni senza che nessuno sia mai riuscito a farlo fuori, ma il fatto che dieci giorni dopo la nomina di un aperto sostenitore delle riaperture, in particolare delle scuole, spunti uno studio di questo tipo mi lascia perplesso. Ma io sono in malafede.

I due articoli di Dagospia li ritengo paradigmatici del clima di paura che vige anche tra chi fa informazione. Per la serie “Se faccio il controcanto rischio di chiudere baracca, soprattutto sul Web”.

Nel primo si riporta la notizia della positività di Bolt (https://www.dagospia.com/rubrica-30/sport/covid-corre-piu-rsquo-veloce-bolt-passione-party-costa-cara-245415.htm). La foto dice tutto, o forse no, dal momento che sembra che Bolt sia in fin di vita mentre già dal titolo evinciamo che si definisce privo di sintomi.

Nel secondo ecco la storia strappalacrime da indirizzare a tutti quei pazzi sconsiderati che sono in vacanza. Una ragazza è tornata e ha contagiato tutta la famiglia spedendo in terapia intensiva il padre (https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/fate-leggere-ragazzi-lettera-martina-studentessa-che-girando-245408.htm). Un po’ come se io vi raccontassi delle migliaia di persone che escono di casa in auto, investono una persona e la spediscono in terapia intensiva, se non al cimitero, e voi doveste per questo rinunciare a utilizzare l’auto.

Sembra di essere tornati ai primi tempi dell’AIDS. La smettiamo?

Il video è divertente.

Matteo Gracis mostra l’intervento del responsabile dello Spallanzani che per celebrare il primo giorno di test clinici sul vaccino di casa nostra ammette candidamente che la seconda e terza fase dovranno essere svolte in Sud America perché… in Italia non abbiamo malati e non c’è nessuna emergenza.

Rifletteteci mentre fate la fila per farvi misurare la temperatura imbaccuccati nella vostra museruola fashion.

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