Articoli da leggere. Partiamo da Blondet che riporta le considerazioni del professor Jeanmonod sul delirio a cui assistiamo ormai da più di sette mesi. Poi abbiamo la Bosch che propone il suo test RT-PCR rapido. La lezione svedese (che nessuno coglie). La situazione tragicomica della scuola in Italia. Il racconto di un medico di base dalle parti di Bergamo. Uno studio che ci ricorda che l’ansia generata dai nostri protocolli e comportamenti idioti farà ben più danni di questa banale influenza. Infine un invito-manifesto o se preferite una chiamata alla resistenza per non darla vinta a chi sta cercando in tutti i modi di distruggerci.

Le considerazioni del professor Jeanmonod (https://www.maurizioblondet.it/alle-porte-del-cielo/) meritano lettura attenta, intanto perché si basano sulle evidenze – quelle vere, non quelle della Tivvù e dei media di regime – scientifiche, poi perché non potete non avere ancora attivo da qualche parte quell’ultimo neurone.

Lasciate da parte la paura e datevi una sveglia.

Bosch presenta il suo test RT-PCR rapido (circa 35 minuti – https://www.handelsblatt.com/technik/medizin/medizintechnik-bosch-ueberrascht-mit-corona-schnelltest-in-39-minuten/26217854.html) per sapere se siete positivi o meno al SARS-COV-2.

Perché lo cito?

Per due motivi.

Il primo è che qualcuno dovrebbe informare i tedeschi che in Israele avevano già inventato un test ultra rapido (tipo 10 minuti), ma il governo lo ha snobbato (chissà, forse non era funzionale al nuovo lockdown di questi giorni) e in altri paesi, come l’Italia, ce ne sono a bizzeffe, ma anche qui si fa una fatica boia a metterli in pista. Chissà come mai? Visto il numero spropositato di test RT-PCR già disponibili (e tutti farlocchi, ma di questo dirò in un video che sto preparando) sembrerebbe lecito attendersi maggior celerità nel mettere a disposizione test che permettano di evitare carcerazioni preventive in attesa dell’esito.

Secondo, perché noterete ad inizio articolo che si ammette come il test in uso (vale per tutti gli altri) cerchi non solo sequenze genetiche del SARS-COV-2, ma anche di altri coronavirus. Oibò! Mi state dicendo che potrei finire in quarantena perché positivo a un comune virus del raffreddore?

Io lo sapevo già. La domanda è per voi pecorelle che credete a tutto quello che vi raccontano Mamma RAI e le sue consorelle. Sveglia!

La mia cara Svezia non poteva mancare con l’ennesimo articolo made in UK (https://www.theguardian.com/world/2020/sep/25/what-lessons-can-europe-learn-from-sweden-covid-19-experience). Si vede che gli sono diventati simpatici, o vogliono solo rompere le balle a Johnson. Fa lo stesso.

Oltre a dire la solita minchiata per ricordare che loro hanno fatto errori, tipo che hanno avuto più di metà morti nelle case di cura (e perché noi e mezzo mondo no? Si legga il report dell’ECDC che ho più volte condiviso), si ricorda che tutto sommato forse quelli saggi sono stati loro. Ma a voi che ve ne importa, vero? Voi obbedite ai protocolli governativi che tanto poi passa.

Ed eccoci a un elemento che ci differenzia dalla Svezia, la scuola.

Leggiamo da ilSole24ore (https://www.ilsole24ore.com/art/il-covid-entra-classe-sono-piu-400-scuole-gia-colpite-e-75-sono-state-chiuse-ADGxvXr), fonte a voi pecorelle molto gradita, che dal giorno della riapertura in più di 400 scuole si è verificato almeno un caso di positività e 75 sono state chiuse.

In Svezia home schooling di un mese dai 16 anni in su, nessuna chiusura dai 16 in giù, e tutti contenti. Ma noi siamo quelli bravi, lo dice l’OMS (quella banda mafiosa che ci ha regalato i protocolli di diagnosi, cura e quant’altro che ci hanno messo in condizione di contare morti e feriti ed essere ancora adesso preda del panico per uno starnuto).

C’era un meraviglioso telefilm quando ero ragazzino, Sanford & Son, dove il padre soleva apostrofare il figlio Lamont con un bel “Demente”. Cari genitori che avete accettato di mandare i vostri figli a scuola in queste condizioni, vi offendete se d’ora in avanti vi chiamo Dementi? Poi non vi lamentate se i figlioli vi uccideranno nel sonno perché non indossate la museruola, pardon, mascherina.

Che poi si dovrà pur far notare l’incongruenza che ci porta a vedere una classe o una scuola chiuse per un tampone (farlocco) positivo mentre un calciatore positivo al mattino non impedisce a una squadra di giocare la sera stessa. E’ tutto normale, vero?

A pochi chilometri da Bergamo c’è stato un paesino che si è miracolosamente salvato dalla moria delle vacche. Merito anche del medico di base Riccardo Munda che ha continuato a fare il suo mestiere mentre moltissimi parevano letteralmente spariti da altre parti. E c’era il protocollo.

Comedonchisciotte propone la sua testimonianza (https://comedonchisciotte.org/covid-a-pochi-kilometri-da-bergamo-zero-ricoveri-e-zero-morti-e-bastato-il-medico-di-base/). Potreste pensare che sia un troll russo. Fate voi.

Uno studio, tra i tanti, ci ricorda che l’ansia può provocare danni ben maggiori di una banale influenza al nostro sistema immunitario (qui l’articolo: https://www.inverse.com/mind-body/immune-system-anxiety-study/amp). Lo studio è apparso su Nature Immunology (https://www.nature.com/articles/s41590-020-0776-4).

Voi però continuate a farvi mandare in panico dal governo e dai media di regime. Mi raccomando, altrimenti Big Pharma non centra gli obiettivi di vendita.

Chiudo con un invito, che è anche un manifesto, una chiamata alla resistenza in questi tempi bui (https://www.zerohedge.com/geopolitical/covid-world-resist).

Alcuni spunti non li condivido in pieno, ma la ratio è quella.

Sveglia!

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