Mentre si scrive si sta tenendo il Consiglio dei Ministri che dovrebbe partorire nuove prescrizioni ridicole, antiscientifiche e sdoprattutto illegali.

Fa sorridere leggere l’ordine del giorno: https://www.governo.it/it/articolo/convocazione-del-consiglio-dei-ministri-n-32/17584.

Al di là del varo dell’ennesimo DL fuffa il Governo tratterà di “attuazione”, “adeguamento a” e “recepimento” di 12 normative europee.

Se penso che il nuovo DL “pandemico” potrebbe contenere l’estensione del cosiddetto “Green Pass”, per gli amici “Lasciapassare A38“, anche a voli aerei e treni a lunga percorrenza non posso non domandarmi – peraltro ho posto lo stesso quesito a suo tempo al Presidente del Consiglio – come si possa baipassare il regolamento europeo 2021/953 (https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32021R0953&from=IT) che determina come il passaportino non sia un documento di viaggio. E chiunque lo abbia ricevuto, se sa leggere, trova la frase specifica “Il presente certificato non è un documento di viaggio. I dati scientifici relativi alla vaccinazione, ai test e alla guarigione dalla COVID-19 continuano a evolvere, anche alla luce delle nuove varianti del virus che destano preoccupazione. Prima di mettersi in viaggio, verificare le misure sanitarie pubbliche applicabili e le relative restrizioni applicabili nel luogo di destinazione.“.

Resta un mistero come si possa disapplicare la normativa europea in un Consiglio dei Ministri che nel contempo attua, si adegua e recepisce la nromative europee come da mantra trentennale “Ce lo chiede l’Europa”.

Sono certo (ma quando mai?) che il Presidente della Repubblica rispedirà al mittente qualsiasi boiata anti europeista dovesse uscir fuori dal consesso dei truffaldini carbonari italioti.

Detto questo torno al titolo di questo articolo per segnalare la news apparsa un paio di giorni fa (https://www.governo.it/it/articolo/italia-domani-online-il-portale-dedicato-al-pnrr/17566) sul sito del Governo. Ovvero la nascita del portale “Italia Domani” – visti i precedenti sarebbe opportuno fornire le cifre dell’investimento per la realizzazione di questa serie di slide stile Power Point – sul quale potremo verificare lo stato di avanzamento dei lavori del P.N.R.R. (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).

Ne avevamo già parlato, ma ora abbiamo il ferrarino governativo (https://italiadomani.gov.it/it/home.html) per tenere sotto controllo i nostri baldi condottieri nell’impresa di spendere come meglio si possa i 191,5 miliardi che l’UE ci elrgisce gentilmente. Per ora ne abbiamo visti 0. Forse tra qualche mese ne arriveranno una ventina. E da qui in avanti dovremo soddisfare qualcosa come più 500 condizionalità per non perdere il malloppo, oltre ad avere ben chiaro in mente che la maggior parte di quei denari arrivano in prestito e sono di fatto soldi italiani che tornano indietro (anche nel 2020 l’Italia, giustamente perché terzo Paese contribuente, ha fatto registrare un saldo negativo dare/avere di circa 6,3 miliardi). Per il resto tutto bene. E poi ci sono altri di 30 miliardi che mettiamo di tasca nostra senza passare da Bruxelles, quindi olè!

Confermatissima infine la posizione di fanalino di coda – ma si dirà che meno soldi, ma spesi bene, potrebbe anche non essere un danno – della sanità che, nonostante pare che ci si trovi in piena emergenza da pseudo pandemia, riceverà la somma più bassa (15,63 miliardi).

Gli interventi previsti sono tanti. Staremo a vedere come procederanno le cose anche in considerazione del fatto che il tutto lo si dovrà portare a termine entro il 2025.

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