Sorpresa natalizia da parte di ATS Milano che dopo aver fato sparire il report pubblicato a Ottobre torna sui nostri schermi con l’aggiornamento fresco di giornata (23 Dicembre).

Ricordo che abbiamo scritto un paio di articoli perché a Ottobre gli operatori sanitari di Milanbo parlavano di pronto soccoro presi d’assalto, ma il report di ATS Milano li smentiva (http://www.busnosan.it/wp/2020/11/06/ats-citta-metropolitana-di-milano-informa/).

Successivamente, e sfortunatamente, il report era sparito (http://www.busnosan.it/wp/2020/12/04/ats-citta-metropolitana-di-milano-non-informa-piu/).

Ora ne abbiamo uno nuovo di pacca (https://www.ats-milano.it/portale/Epidemiologia/Valutazione-dellepidemia-COVID-19/Dati-di-monitoraggio-giornaliero).

Un report nuovo fiammante con molti dati in più e qualche conferma che merita di essere sottolineata nello spirito di chi vuole capire cosa stia realmente accadendo dalle nostre parti.

Se scaricate il PDF (lo mettiamo anche qui sotto a fine articolo) troverete tutti i dati sulla diffusione della Covid-19 a Milano e dintorni da inizio “pandemia” nonché ricoveri, mortalità e una serie di dati qualitativi sulle persone colpite dal virus.

Infine avrete a disposizione i dati dei pronto soccorso, ma in versione extra large, nel senso che non ci sono solo gli accessi, bensì, prima di questi, anche i tempi di attesa.

Riporto solo un paio di estratti dei grafici.

Il primo sui tempi di attesa.

Si nota come, e vale anche per gli altri nosocomi, in presenza di codici gialli e rossi i tempi siano più alti di quelli medi 2018-2019.

Vediamo poi gli accessi (sempre un pezzettino, il resto lo vedete da voi sul PDF).

Qui c’è di nuovo qualcosa da dire.

Gli accessi, sia disgregati che aggregati (non urgenti + urgenti) restano, come a Ottobre, sotto media 2017-2019.

Quindi l’aumento dei tempi di attesa non può essere dettato dalla maggior affluenza. Sarebbe opportuno spiegare da cosa dipenda la maggiore attesa.

A Natale siamo tutti più buoni per cui niente malizie. Ma vorrei capire perché sia nelle due settimane di Ottobre che in queste due di Dicembre oggetto del report secondo ATS non sia stata registrata la ressa di cui giornali e tivvù hanno parlato e continuano a parlare.

Per essere ancora più buono potrei dire che, essendo, così ci dicono, i malati Covid dirottati su corsie preferenziali – anche se poi ci dicono che sono pieni proprio perché ci sono loro – potrebbe essere normale vedere i pronto soccorso meno affollati, nei dati (che dovrebbero essere scolpiti nella pietra. O no?), che non più affollati. Ma ripeto, questo lo dico solo perché sono più buono per via del Natale.

Resta però il problema dei tempi che si dilatano a fronte di meno accessi. Altro “miracolo” da attribuire ai poteri taumaturgici del Sars-Cov-2?

Qui sotto il report in PDF (sai mai che sparisca anche questo).

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