Essere un non tifoso ti porta a ragionare senza paraocchi, il che però non significa poi non prendere posizione, il che accade per esempio nel caso del terrorismo israeliano in Medio Oriente.
In questi giorni una gran parte dei media di regime – in Italia fa eccezione quel furbastro di Travaglio che si erge a bastian contrario come da copione – ripete alcune litanie ormai desuete che occorre smontare poiché banalmente false.
Ricordiamo che la propaganda è ovunque e ognuno la fa a seconda dell’uditorio casalingo.
Facciamo un esempio. Quando Netanyahu, The Butcher per gli amici, dice al popolo iraniano di ribellarsi alla dittatura del loro paese è ben consapevole di prendersi una pernacchia dalla stragrande maggioranza degli iraniani, ma lui parla agli israeliani e agli occidentali. Deve giustificare l’ennesimo atto terroristico del suo governo agli occhi delle masse ignoranti casalinghe e occidentali.
I nostri media di regime, come detto prima, vanno a rimorchio probabilmente poiché ricevono veline dal Mossad e ripetono a pappagallo.
Due sono i punti che voglio sottolineare con qualche documento a supporto. Un piccolo contributo da scolaretto che però credo meriti attenzione.
Per prima cosa sentiamo parlare di nuovo di un Iran, diciamo così… moderno, ovvero quello nato nel 1979 dalla rivoluzione komeinista, che avrebbe la sua ragion d’essere nella distruzione di Israele.
C’è perfino chi sostiene che questa sia stata messa per iscritto nei documenti fondativi della Repubblica teocratica iraniana. Ciò è ovviamente falso,, ma una opinione pubblica italiana, per fare un esempio, che nemmeno conosce almeno in parte la propria Costituzione saprà mai qualcosa di quella iraniana? Domanda retorica.
Facciamo un semplice gioco prendendo la Costituzione dell’Iran (documento tradotto in inglese: https://www.legal-tools.org/doc/4205c7/pdf) e cerchiamo per parole chiave poiché, se fosse vero che è un elemento fondativo dell’Iran moderno, è chiaro che troveremmo indicazioni precise in tal senso.
Se cerchiamo la parola “Israel” facciamo un buco nell’acqua. Allora cerchiamo le parole “Jew“, “Jews” e “Jewish“.
Bingo! Troviamo “Jewish” nell’articolo 13 e “Jews” nell’articolo 64.
Allora lo vedi che qualcosa di vero c’era. No!
L’articolo 13 è quello, in vero un po’ razzistello perché esclude tutte le altre religioni, nel quale si definiscono i culti consentiti in Iran.
“Zoroastriani, ebrei e cristiani iraniani sono le uniche minoranze religiose riconosciute che, entro i limiti della legge, sono libere di celebrare i propri riti e cerimonie religiose e di agire secondo i propri canoni in materia di affari personali e di educazione religiosa.“
L’articolo 64 invece parla della presenza, meramente formale invero, però c’è, di rappresentanti di queste religioni all’interno del parlamento iraniano.
“L’Assemblea Consultiva Islamica sarà composta da duecentosettanta membri che, tenendo conto di fattori umani, politici, geografici e di altro tipo, potranno aumentare di non più di venti per ogni decennio a partire dalla data del referendum nazionale dell’anno 1368 del calendario solare islamico. Gli zoroastriani e gli ebrei eleggeranno un rappresentante ciascuno; i cristiani assiri e caldei eleggeranno congiuntamente un rappresentante; e i cristiani armeni del nord e quelli del sud del Paese eleggeranno un rappresentante ciascuno. I limiti delle circoscrizioni elettorali e il numero dei rappresentanti saranno determinati dalla legge.“
Detto questo ricordiamo che in Iran vi è tutt’ora, seppur molto meno numerosa di qualche decennio fa (molti se ne sono andati dopo l’avvento degli ayatollah temendo una persecuzione che non è mai esistita), una comunità ebraica che convive in santa pace con gli iraniani. E pensate che anche oggi, mentre ci si scambi missili da una parte all’altra, questi ebrei non li tocca nessuno. Strano che il Mossad non abbia pensato di attaccarli per dare la colpa al regime degli ayatollah.
Se qualcuno ha documenti che provano che l’Iran moderno è nato per distruggere Israele – non discorsi di qualche pazzo scatenato, o semplicemente burlone, che esiste ovunque, vedi per esempio Medvedev in Russia – dica pure.
L’altro elemento è legato alla fatwa emessa dall’ayatollah Ali Khamenei sul nucleare. In pratica l’ayatollah ha vietato per legge che l’Iran si possa dotare di una bomba atomica.
Questo è un perfetto esempio di propaganda occidentale che si smonta in un attimo.
Dalle nostre parti infatti c’è chi sostiene che la fatwa o non esista oppure sia manipolata nel significato per far credere a noi poveri fessi che gli iraniani non vogliano la bomba atomica mentre invece la vogliono eccome.
Il primo link che suggerisco è questo: https://www.atlanticcouncil.org/blogs/iransource/iran-nuclear-weapons-fatwa-khamenei/.
L’Atlantic Coucil lo conosciamo bene. Si tratta di una di quelle cloache definite “Think Tank” (Centri di Pensiero) di stanza negli USA. Per intenderci sono quelli che hanno dato il premio “Servo dell’anno” prima a Draghi e poi a Meloni.
Li cito apposta per far vedere come si costruisce una menzogna in quanto ci racconterebbero perché quella della fatwa sul nucleare sarebbe una narrazione iraniana.
Meglio approfondire con questo documento della Columbia University (https://ciaotest.cc.columbia.edu/journals/irfa/v4i2/f_0029607_23960.pdf) che fornisce più informazioni e toglie i dubbi sulla sua veridicità e correttezza.
Da notare che l’ayatollah mise al bando tutte le armi di distruzione di massa, non solo quelle nucleari.
Curioso in questo caso come la bufala sul nemico che si dota di armi distruzione di massa sia stata la stessa inventata di sana pianta dagli USA, anche col nostro aiuto, per andare a distruggere l’Iraq.
La storia spesso si ripete, ma noi siamo duri di comprendonio. E poi noi siamo quelli che si dotano di armi di distruzione di massa (e le usano), ma gli altri non possono farlo. Come siamo umani noi!
Per gli irriducibili della falsa narrazione occidentale l’ultimo link che condivido è questo: https://www.unitedagainstnucleariran.com/news/revoke-fatwa-against-nuclear-weapons-iranian-commanders-tell-ayatollah.
Qui si racconta di come i vertici dell’esercito iraniano abbiano provato a chiedere l’annullamento della fatwa per potersi dotare della bomba atomica e così pareggiare il conto con lo stato terrorista di Israele.
Da notare che l’Iran è un paese sovrano e avrebbe tutto il diritto di dotarsi delle armi che vuole, ma come detto noi siamo quelli buoni e loro sono i cattivi per cui…
In conclusione ribadisco che la propaganda è ovunque, ma se noi non riusciamo a vedere la nostra e soprattutto a combatterla resteremo nell’ignoranza e per chi ci vuole portare in guerra contro nemici invisibili sarà facile ottenere il risultato voluto.
Confermo che l’unica mossa possibile per fermare questo delirio è l’embargo totale verso Israele e, qualora non aderissero, anche verso gli USA. So che non accadrà per cui prepariamoci al peggio e cerchiamo almeno di mantenere un minimo di sanità mentale.