Dopo due anni di massacro di civili e soprattutto bambini il Sergione nazionale ha citato di bimbi palestinesi in un discorso pronunciato per la ricezione del Premio intitolato al Professor Roberto Burgio, noto pediatra morto nel 2014 (https://ordinemedicipa.it/notizia.php?tid=1716).

Peccato che abbia centellinato le parole da par suo e creato una bella mischia onde evitare di poter essere oggetto di accuse di antisemitismo.

Leggiamo la parte centrale del suo discorso (https://www.quirinale.it/elementi/140533):

Pesa il ricordo straziante di bambini da tempo in condizioni disperate di denutrizione e di abbandono sanitario, come in Sudan; di bambini rapiti e sottratti alle loro famiglie come in Ucraina; di bambini, anche neonati, uccisi o rapiti dal terrorismo come nella turpe giornata del 7 ottobre di due anni fa; di bambini che muoiono per fame, anche quando ricoverati per denutrizione in ospedali che sono privi di mezzi per soccorrerli e sovente vengono distrutti dai bombardamenti come nella disumana, ostinata, condizione di Gaza.

Come vedete è partito dal Sudan, guerra civile (ma coi soliti interessi esterni a soffiare sul fuoco) della quale non ha mai parlato così come fanno politicanti e media di regime da tempo.
Poi ha citato i bimbi rapiti e sottratti alle loro famiglie come in Ucraina, balla alimentata dal caro tossico-leader di Kiev e dai suoi amichetti nazisti che però ha evidentemente fatto breccia nel cuore di Sergione l’ignaro.
Infine ha citato il 7 ottobre, madre di tutte le nefandezze che avrebbe lanciato l’attuale carneficina di Gaza e Cisgiordania. Peccato che i palestinesi siano in questa condizione sospesa tra apartheid e genocidio ormai da più di 80 anni. Ma cosa vuoi che sia per il nostro Sergione nazionale che dimentica la storia di quella martoriata terra.
Al quarto posto vengono i bimbi palestinesi di Gaza (quelli della Cisgiordania chi se li fila?).

Ma come li descrive il nostro eroico difensore dei diritti dei più piccoli?

Partiamo dai “bambini che muoiono per fame, anche quando ricoverati per denutrizione in ospedali“, perché occorre sottolineare, come dicono i sionisti, anche senza dirlo, che quei bimbi in altri casi muoiono poiché già malati e non per denutrizione da mancanza di cibo.
Sottile ma intuibile caro Sergione, Presidente fifone.
Proseguendo… “che sono privi di mezzi per soccorrerli e sovente vengono distrutti dai bombardamenti come nella disumana, ostinata, condizione di Gaza.” laddove ovviamente non vi è alcuna citazione dei responsabili, perché coi sionisti al massimo si dice il peccato, ma non il peccatore.

Inoltre il buon Sergione non ha avuto il coraggio di parlare di bimbi scomparsi e bimbi sottratti alle famiglie per finire nel giro della pedofilia degli pseudo-centri di soccorso.
In Italia scompaiono 60 bimbi al giorno e solo il 40% viene ritrovato. Parliamo di 21.900 denunce annue di scomparsa di bimbi dei quali 13.140 che non vengono ritrovati. Ma al buon Sergione non è passato neanche per l’anticamera del cervello di parlare di questo fenomeno enorme.
Sulla pedofilia sarebbe stato sufficiente citare di striscio Don Di Noto. Lo fece il buon Sergione nel lontano 2015 (https://www.quirinale.it/elementi/1598), quando era già al Quirinale. Magari una rinfrescatina sarebbe stata utile.
Ma io sono davvero in malafede e sono certo che il buon Sergione ha avuto le sue ragioni per “dimenticare” questo e altri fenomeni tipici del nostro Belpaese.

Infine mi si permetta di far notare la frase che segue quelle già citate:

Sono queste le tragiche conseguenze, davvero tragiche, come tutti avvertiamo, della brutale violenza delle guerre.

Bravo!

Come quella che avete scatenato dal 24 marszo del 1999 contro la Serbia (https://www.rsi.ch/info/mondo/Belgrado-25-anni-dopo-i-bombardamenti-NATO–2104658.html) rispondendo Sissignore! all’ordine di Washington.
78 giorni, 2.300 attacchi aerei nei quali morirono 2.500 persone (89 bimbi), altre 12.000 rimasero ferite e i profughi furono tra 700.000 e 1 milione.
Aggiungiamo la distruzione di 82 ponti, 14 centrali termoelettriche, 13 aeroporti, 20 stazioni ferroviarie, 148 edifici, 121 fabbriche. Danneggiati inoltre 300 edifici scolastici, ospedali e istituzioni statali. Infine interrotte le telecomunicazioni (colpita anche la sede della televisione pubblica serba, 16 morti). I danni materiali saranno stimati in 100 miliardi di dollari.

Per chi se lo fosse dimenticato il buon Sergione allora era vice del signor D’Alema. Ma immagino che sia facile dire che i serbi se la sono cercata, anche se la NATO non aveva alcun mandato ONU e nessun diritto di intervenire, però lo ha fatto lo stesso.

Caro Sergione, non ci si ricorda dei bimbi solo quando ti conferiscono un premio. E soprattutto a volte è necessario avere il coraggio di proferire parole di vera condanna nei confronti di coloro che distruggono così tante giovanissime vite con la guerra.

Come diceva il Clementino: Riprova e controlla!

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